Ginecologia, il direttore è stato sospeso Al suo posto un ospedaliero: Piero Litta

Il professore dice di sapere della prossima sospensione dall'attività in ospedale e aggiunge: «C’è chi mi odia»
Piero Litta
Piero Litta
Due nuovi capitoli si sono aggiunti alla tormentata «Ambrosini story». In una manciata di ore Antonio Ambrosini è stato sospeso: la direzione della clinica, da sempre appannaggio dell’Università, è stata affidata ad un medico ospedaliero, Pietro Litta. Subito dopo, quindi, un banale Consiglio di dipartimento si è trasformato in una bagarre senza esclusione di colpi.


Come da copione la sospensione di Antonio Ambrosini ieri alle 17 è divenuta ufficiale. La direzione generale ha reso noto che «a seguito di quanto espresso dal comitato dei garanti, la direzione generale dell’Asl ha emesso provvedimento di sospensione a partire dal 4 novembre 2008 nei confronti del professor Antonio Ambrosini. Il provvedimento è cautelativo e temporaneo, in attesa di esiti da parte degli organi giudiziari e sospende il professore solo dall’attività assistenziale». Ambrosini, durante il periodo di sospensione non potrà operare, ma continuerà a svolgere la sua attività universitaria.


A margine del Consiglio di dipartimento di ieri una proposta di delibera ha fatto rizzare i capelli a quanti sostengono che le accuse mosse al direttore sospeso siano vere. Una lettera alla cittadinanza che assicuri che il servizio assistenziale non verrà scalfito dalla bufera. Fin qui tutti d’accordo.


La postilla d’elogio che sottolineava quanto Antonio Ambrosini avesse fatto per risollevare le sorti della clinica e la solidarietà espressa nei suoi confronti, alcuni non l’hanno digerita. Ambrosini padre è uscito dal consiglio, poi due minuti di accuse reciproche. I medici pro direttore metteranno nero su bianco il proprio pensiero in altra sede.

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