Glaxo licenzia 246 addetti

Nuovo stato di agitazione per i tagli nell'area farmaceutici I sindacati: l'azienda riveda il piano industriale su Verona
CENTRO D’ECCELLENZA La sede Glaxo SmithKline di Verona lungo l’autostrada A4
CENTRO D’ECCELLENZA La sede Glaxo SmithKline di Verona lungo l’autostrada A4
 VERONA.
Nuove proteste alla GlaxoSmithKline (Gsk). I lavoratori della multinazionale farmaceutica hanno proclamato lo stato di agitazione dopo il piano di riorganizzazione annunciato dall'azienda, che lo scorso 7 febbraio ha dato il via alla procedura di mobilità per il licenziamento. Si tratta, in particolare, di 220 informatori scientifici e 26 dipendenti dell'area Pharma. «Dopo la chiusura del centro ricerche, giusto un anno fa, - spiega Ivana Dal Forno della Femca-Cisl - i nostri timori vengono confermati da una destrutturazione più profonda, con il rischio di vedere la presenza di Gsk in Italia, ed in particolare a Verona, fortemente ridimensionata in due-tre anni». Bassa crescita del settore farmaceutico, misure di contenimento della spesa pubblica nel comparto e scadenza dei brevetti e impatto con i generici sono i principali fattori addotti da GlaxoSmithKline. La previsione è di una perdita di fatturato entro tre anni di 200 milioni, a fronte di nuovi lanci di prodotti per 100 milioni.  «Noi chiediamo un confronto con l'azienda - aggiunge ancora la sindacalista - per rivedere il piano industriale che sceglie di presidiare aree meno terapeutiche e promuovere sei prodotti rispetto agli attuali 17, considerati meno remunerativi». «E la sfidiamo - conclude Dal Forno - a sostenere e promuovere ancora i prodotti "maturi", ossia quelli usciti dal mercato o quelli che usciranno a breve».  La società faramaceutica - a metà gennaio scorso - aveva comunicato i contenuti del nuovo piano industriale a dipendenti e sindacati fornendo il nuovo piano industriale sostenendo la centralità degli insediamenti italiani. Il piano, ha sostenuto Glaxo, «pone lo stabilimento di Verona quale centro di eccellenza mondiale per la produzione di antibiotici, mentre sarà potenziato quello di Parma che produrrà anche per conto di altre multinazionali del farmaco». «A Padova sarà realizzato uno dei quattro centri europei di smistamento dei farmaci dell'azienda che assicurerà le forniture per l'Italia e l'Est-Europa. Questo intervento - secondo Glaxo - si inserisce nell'ambito di un piano strategico che ha l'obiettivo di ribilanciare la presenza dell'azienda nelle diverse aree della cura della salute con il lancio, nel 2011, di quattro nuovi prodotti e di due nuove indicazioni terapeutiche per farmaci già registrati». L'azienda, inoltre, si era impegnata a collaborare con le parti sociali per identificare tutte le soluzioni possibili per supportare i collaboratori coinvolti dai tagli.

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