Harry e Meghan, le radici recise nell'illusione dell'amore

(FILE) - Britain's Prince Harry pose with Meghan Markle during a photocall after announcing their engagement in the Sunken Garden in Kensington Palace in London, Britain, 27 November 2017 (reissued 10 January 2020). Britain's Prince Harry and his wife Meghan have announced in a statement on 08 January that they will step back as 'senior' royal family members and work to become financially independent. ANSA/FACUNDO ARRIZABALAGA *** Local Caption *** 53922692
(FILE) - Britain's Prince Harry pose with Meghan Markle during a photocall after announcing their engagement in the Sunken Garden in Kensington Palace in London, Britain, 27 November 2017 (reissued 10 January 2020). Britain's Prince Harry and his wife Meghan have announced in a statement on 08 January that they will step back as 'senior' royal family members and work to become financially independent. ANSA/FACUNDO ARRIZABALAGA *** Local Caption *** 53922692

Meghan e Harry da una parte, la famiglia reale inglese, ultimo baluardo della regalità, segno tangibile della storia, dall’altra. La storia inglese si è sempre intrecciata con il destino e la vita dei regnanti e delle loro discendenze. Harry, piccolo principe, orfano di una madre simbolo, rimane un’immagine spaesata e spavalda, coraggiosa e imprevedibile, fragile, che oggi rappresenta la figura di un marito dipendente dalla partner, con il rischio di diventare più o meno consapevolmente l’erede dello scandalo che sconvolse il Regno Unito, quando Edoardo rinunciò al trono per un’altra americana, Wallis Simpson.

È quasi un ritorno del rimosso, la giuria psicanalitica sui meccanismi comportamentali dell’individuo che riguarda la rimozione e il suo inevitabile fallimento. Ciò che non vuoi affrontare ritorna e ti si presenta davanti inevitabilmente. I media nel mondo, e ovviamente ancor più ai tempi di internet, sono presenti in tutte le vicende significative dei Windsor, da Margaret a Sarah Ferguson fino a Diana, Carlo e Camilla: offrono un viaggio verso il mondo dei reali con tutte le procedure emotive simili a un’eterna fiction, fino a quel temerario fantasioso che ci porta a vivere la vita degli altri. Meghan edHarry abbandonano il loro stato di reali, psicologicamente intenti a ricrearsi un ruolo di protagonisti nella palude delle vanità, dove il potere non è ciò che fai, ma quello che dicono di te che farai o che stai facendo.

Cinema e televisione sono i grandi mecenati della cultura americana e Meghan ne è la rappresentazione più eloquente: esserci ed apparire, una sorta di tango psicologico di tutti gli eventi che hanno vincolato Harry a non essere più protagonista, ma una comparsa nel grande “Falò della vanità”. In una relazione sentimentale o coniugale non sempre si riesce a dare al legame un destino di parità, e la storia emotiva e dolorosa di Harry lo ha portato a vivere il legame come necessario, quasi a voler impedire a sé stesso un lutto simbolico ulteriore. Meghan in questa dinamica ha il potere, che piaccia o no, di gestire l’impraticabilità emotiva di un ulteriore lutto, creando un’idea di famiglia e di stabilità pur nella tragica proposta di recidere ogni legame con la sua famiglia originaria, i Windsor. Il bisogno di Meghan forse è stato quello di rimuovere Harry dall’affetto del fratello, del padre e della stessa nonna Regina, una separazione che è in realtà un cambio di tutela. Si trattadi un’illusione, quella di catturare la scena del mondo a caro prezzo, di mostrare la debolezza e l’evanescenza di un legame. È la storia del destino di un uomo che smette di essere re in cambio dell’illusione dell’amore.

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