I cugini spacconi: nessun lavoro ma molti lussi
Conosciamo bene i cugini Tosato. Corrado era stato anche vittima di un’aggressione

CADONEGHE. Conosciuti in paese, dove sono cresciuti bazzicando la piazza e i bar come tanti altri giovani, di diverso i cugini Tosato avevano che, pur senza un lavoro fisso, giravano sempre a bordo di auto potenti e costose. Che «trafficassero» in qualche modo c’era anche da aspettarselo, anche se nessuno avrebbe immaginato in una complicata frode fiscale.
Sono cresciuti sotto l’ombra del campanile della chiesa, quando il quartiere storico di Cadoneghe contava poche case e pochi abitanti. Andrea qualche lavoro lo ha anche fatto, si è sposato e ha dei figli. I suoi genitori commerciavano in frutta e d’estate allestivano il baracchino delle angurie alla Saimp, che ha dissetato per anni le notti estive dei padovani. Corrado, invece, ha vissuto sempre in famiglia e nessuno ricorda sia stato impegnato in qualche lavoro. Adesso nella casa di famiglia abita da solo, sempre però accompagnato da diverse donne, italiane e straniere. Le donne sono uno dei suoi argomenti di conversazione preferiti.
Da casa di Corrado si vede la villa del cugino Andrea: abitano, infatti, uno di fronte all’altro, anche se la via cambia nome e da Silvestri e diventa Bagnoli. Corrado, lo «spaccone», che mostrava senza problemi le sue auto di lusso, vive comunque una casetta vecchia, senza pretese. Andrea, invece, il più tranquillo dei due cugini, abita in una bella villa dal colore arancione acceso. Villa dentro cui, a Pasqua, un serbo era entrato sfondando il cancello con la motrice di un camion, arrivando ad ammaccare due delle vetture in garage, per richiedere una somma di denaro che secondo lui gli era dovuta per una compravendita di materie plastiche. Asseriva che Tosato si fosse trattenuto una percentuale sul guadagno della vendita del materiale e ne aveva preteso la restituzione.
Non ottenendo risposta, si era allora presentato a bordo del camion della ditta di trasporti per cui lavorava, facendosi largo in casa di Andrea proprio con la motrice. E’ stato denunciato dai carabinieri di Cadoneghe per violenza e danneggiamento, oltre che di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, perché forse la somma di denaro gli spettava davvero e lui ha usato solo un modo un po’ impetuoso per farsela restituire. La grande passione dei due cugini erano le auto: ultimamente Andrea lo si sentiva rombare per le vie del paese a bordo di una Lamborghini bianca. Corrado, invece, dopo aver distrutto la Mercedes andando contro un muretto di recinzione alla rotatoria di via Silvestri, da un anno si vedeva girare a bordo di utilitarie.
A parte i gusti e il tenore di vita costosi, però, vengono descritti da tutti come persone simpatiche e tranquille, anche se la notizia del loro arresto aveva già iniziato a circolare: alcuni giorni fa i finanzieri si erano presentati a casa loro ed è stato subito chiaro che si trattasse di una perquisizione. Poi i due, da quel giorno, in paese non si sono più visti. La conferma del loro arresto è circolata piuttosto velocemente, lasciando sorpresi i residenti che non si aspettavano una truffa di tali proporzioni.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video