Il Coni crede alle Olimpiadi italiane e sogna una candidatura col “tridente”

Il Coni è quasi sicuro che l’Italia porterà a casa le Olimpiadi invernali del 2026 e proprio per questo sta perfezionando la candidatura più forte da sottoporre al Cio, che farà la sua scelta il 10 settembre 2019: l’Italia, lo ricordiamo, dovrà battersi con Calgary in Canada, Sapporo in Giappone, Stoccolma in Svezia ed Erzurum in Turchia.
Si punta a una candidatura possibilmente condivisa tra Milano, Torino e Cortina, per evitare che nelle prossime settimane il Paese si spacchi. Se non proprio fra tutte e tre, almeno fra chi ci sta.
Ieri Giovanni Malagò ha incontrato i tre sindaci e i rispettivi vertici regionali. Ciascuna delegazione hanno ribadito che il proprio dossier è il migliore. Malagò non ha fatto alcuna proposta di sintesi (o di mediazione), ma l’ha lasciato intendere, dicendo ad esempio ai veneti che questa volta non si può correre il rischio di sbagliare. E che, d’altra parte, il Coni sta scegliendo, in autonomia dalla politica.
A margine degli incontri al Foro Italico, ha alzato la mano per il si al ticket o al “tridente” il sindaco di Milano, Beppe Sala, rivendicando però la guida della locomotiva. Il governatore Luca Zaia e il sindaco di Cortina Gianpiero Ghedina non hanno detto di no, ma a patto che sia Cortina a dare il nome alla candidatura. E in loro sostegno è subito arrivato, Alessandro Benetton, presidente della Fondazione Cortina 2021, che in serata ha così dichiarato: «Non mi dispiace un’idea di una condivisione di forze, di un progetto in comune, ma con una buona visibilità per Cortina». Chiara Appendino, sindaco di Torino, non ha ribadito il suo no all’apparentamento, ma non ha fatto nessun passo in avanti. Sergio Chiamparino, presidente della Regione, che l’accompagnava, si è dimostrato possibilista, anche se ha dichiarato un secco no alle valli senza Torino. Torino, dunque, pretende visibilità come Milano.
Oggi la Commissione di esperti si riunirà per formalizzare la proposta che avanzerà alla Giunta e al Consiglio del Coni che domani dovrebbero scoprire le carte. Usiamo il condizionale, perché è ancora possibile un rinvio. Le candidature ufficiali dovranno essere comunicate al Cio ad ottobre.
Malagò e collaboratori hanno fatto ieri i complimenti a Zaia e Ghedina, i primi ad essere ascoltati. «Un lavoro molto serio», hanno sottolineato gli uomini del Coni. «Il Veneto è giusto che speri nelle Olimpiadi, si sa quanto ci tiene, lo ha dimostrato», ha poi commentato il capo dello sport italiano. «Ha una squadra molto affiatata tra chi formalmente la rappresenta, cioè il sindaco di Cortina e la Regione».
Fiato sospeso in laguna e ai piedi delle Tofane. «Noi ci crediamo, abbiamo la candidatura più bella e low cost», ha dichiarato Zaia. «Noi siamo entrati da outsider, ora siamo valutati con serietà e la nostra candidatura è comunque considerata. Abbiamo fiducia in Malago' e Mornati». —
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