Il maltempo spazza l’estate: in Veneto previsti forti temporali in serata
Allerta rossa, aperta la sala operativa della Protezione civile, annunciati fenomeni di forte intensità in pianura. Le previsioni per le prossime ore. Innalzamento della temperatura di 3 gradi rispetto alla media regionale dal 1991-2024

Dopo un’estate torrida e un inizio settembre con temperature da Ferragosto, giovedì 5 settembre è arrivato il maltempo, peraltro annunciato da giorni.
Le prime piogge già in mattinata in buona parte del Veneto, ma il clou della perturbazione è atteso verso la serata.
La Protezione civile della Regione del Veneto, in considerazione del rischio idrogeologico e idraulico, ha disposto l’apertura della sala operativa regionale. L’allerta è rossa.
«Ringrazio la nostra Protezione Civile e tutti coloro che stanno operando in queste ore», dice il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, «Il loro prezioso, apporto anche solo in termini di vigilanza rispetto all'evoluzione meteo, è fondamentale in ottica preventiva a tutela di tutto il territorio".
Le previsioni
Dopo i temporali e le piogge della mattinata, che in alcune zone (specie pianura centrale e meridionale) sono stati di forte intensità, è previsto il passaggio di un secondo impulso perturbato.
Questo interesserà gran parte della regione con precipitazioni estese, anche a carattere di rovescio e temporale, più significative su Prealpi, pianura e costa. In queste zone saranno probabili temporali anche intensi e quantitativi di pioggia localmente abbondanti, in particolare sulla pianura e costa centro orientali.
Entro le prime ore di venerdì 6, tendenza ad attenuazione e diradamento dei fenomeni a partire da ovest, con residue precipitazioni sulle zone orientali della regione. Nel resto della giornata possibile ancora qualche locale precipitazione, ma di entità modesta.
Gli interventi
Vigili del fuoco al lavoro per le forti piogge che dal tardo pomeriggio di mercoledì 4 settembre stanno interessando la regione e in particolare le province di Rovigo, Verona, Padova e Venezia. Criticità segnalate a Rosolina e nei comuni del medio Polesine tra Ceregnano, Villadose e Crespino, dove sono impegnate anche squadre della protezione civile. Più di 100 gli interventi effettuati dalle squadre dei vigili del fuoco ancora al lavoro per alberi pericolanti, danni d’acqua e allagamenti. Sono 90 le chiamate in coda ricevute dalle sale operative provinciali.

Temperature in Veneto
Nel mese di agosto 2024 in Veneto si è registrata una temperatura media di 24.1 gradi, un dato superiore di ben 3.0 gradi in più rispetto alla media del periodo 1991-2020. Le temperature minime, ovvero quelle notturne, registrano una media di addirittura più 3,2 gradi, mentre le massime di 2.9 gradi. Lo rende noto l'assessore alla Protezione civile del Veneto Gianpaolo Bottacin. «Se a questi elementi aggiungiamo il rilievo che i picchi più rilevanti si registrano su Prealpi, Dolomiti e Pianura orientale - aggiunge Bottacin -, non possiamo che valutare questi dati come un segno evidente dei cambiamenti climatici in atto».
Numerosi i record da segnalare tra cui i 14.1 gradi sul Faloria a Cortina d'Ampezzo (2235 m) e 19.7 gradi a Col Indes in Alpago (1181 m) nel bellunese e I 23.3 gradi a Passo Santa Caterina (807 m) nel vicentino. «La particolarità di questo periodo è ben evidenziata dall'andamento del numero di notti tropicali, notti in cui la temperatura minima non scende sotto i 20 gradi - spiega Bottacin -. Questo agosto, con circa venti notti tropicali rappresenta un valore eccezionale nettamente superiore anche all'andamento medio registrato dal 1992 in poi. E decisamente superiore anche a quanto accaduto nel 2003, l'anno in cui si era registrato l'agosto più caldo prima del 2024».
Al dato delle temperature fa poi da contraltare quello delle precipitazioni. In questo caso si stima siano caduti mediamente in Veneto 66 mm di precipitazione a fronte di una media del periodo 1994-2023 di 102 mm, registrando un dato del 36% inferiore rispetto allo storico. In questo caso va peraltro evidenziato che si sono avute zone che hanno registrato precipitazioni oltre i 200 mm (stazioni di Chioggia - Sant'Anna nel Veneziano con 226 mm, Rosolina - Po di Tramontana nel Rodigino con 223 mm e Cima Canale di Visdende a Santo Stefano di Cadore nel Bellunese) e altre dove praticamente non è quasi mai piovuto, in particolare nel Veronese (stazioni di Bardolino - Calmasino con 7 mm, Peschiera - Dolci con 8 mm, Castelnuovo del Garda con 12 mm e Villafranca di Verona con 13 mm).
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