Il Wwf a Zaia: portiamo alcuni orsi in Veneto
“Non è una follia: le nostre montagne erano popolate da orsi fino al secolo scorso, quando furono sterminati”

Il Wwf chiede al governatore Luca Zaia di aprire alla possibilità del trasferimento di alcuni orsi dal Trentino in Veneto, dopo l'attacco mortale al runner Andrea Papi, che ha confermato, oltre alla pericolosità. la concentrazione di troppi esemplari solo in quell'area. Il trasferimento, spiega Carmelo Motta, delegato regionale Wwf, «può essere una strada per risolvere concretamente il problema degli orsi. Ma ciascuno deve fare la propria parte. L'opinione del Wwf è che anche il Veneto possa avere un ruolo in questa operazione, accogliendo alcuni esemplari. Non è una follia: le nostre montagne erano popolate da orsi fino al secolo scorso, quando furono sterminati».
Un'operazione da farsi in lungo arco temporale, avverte Motta. «Ma se il governatore Luca Zaia decidesse di tendere la mano al collega trentino promuovendo questo progetto - sottolinea - il Wwf lo sosterrebbe con forza. Per non rischiare di trasferire in Veneto gli attuali problemi del Trentino, il piano di ripopolamento andrebbe redatto con cura, con uno studio di fattibilità».
Sull'abbattimento dell'orsa Jj4, Motta ha pochi dubbi: «Se un esemplare mostra comportamenti pericolosi per l'incolumità degli esseri umani, la sua rimozione consente di diminuire il rischio di nuove aggressioni, e anche una migliore accettazione sociale della popolazione. Ma l'abbattimento è l'ultima strada percorribile. Non lo dice il Wwf, lo sostiene la scienza».
In Trentino in corso operazioni per cattura
Intanto in Trentino sono iniziate le attività per arrivare alla cattura e poi all’abbattimento di due orsi, la femmina Jj4 e il maschio Mj5, quest’ultimo da 340 chilogrammi. Stazza che potrebbe avere andare in corso alla problematica di non riuscire a entrare nelle trappole a tubo dislocate sul territorio. I dettagli sono stati resi noti nel corso di conferenza stampa a Trento da Raffaele De Col, dirigente generale del dipartimento protezione civile, foreste e fauna della Provincia. La priorità sarà data all’orsa Jj4 che ha ferito mortalmente il runner Andrea Papi la scorsa settimana a Caldes in Val di Sole, e poi a Mj5, animale che si sposta molto di frequente, nei confronti del quale Ispra ieri si è espressa in maniera favorevole all’abbattimento.
La Provincia Autonoma di Trento resta in attesa per provvedimenti nei confronti dell’orso M62 che non ha mai attaccato l’uomo ma è considerata confidente: in questi giorni è stata segnalata la presenza dove ci sono alberi da ciliegio.
«La femmina si sposta in quell’area ed abbiamo un monitoraggio mentre Mj5 si sposta con facilità - ha detto De Col -. Ci sono persone che la notte sono presenti sul territorio, una persona con il fucile è alle spalle che deve guardare indietro ma anche avanti. È un lavoro difficile, complicato dove è importante anche la messa in sicurezza dei nostri operatori».
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