In Cansiglio già nella preistoria

TAMBRE D'ALPAGO. Due speleologi, Andrea Fersuoch e Luigi Pompani, che fanno parte del gruppo speleo del Cai di Pordenone, hanno fatto una scoperta importante: l'orso bruno in Cansiglio esiste già da 3.500 anni prima di Cristo, quindi almeno da 5.500. Non è, dunque, una presenza nuova, anche se proprio in questi giorni un plantigrado che si aggira sull'altopiano ha sbranato cinque pecore. I due ricercatori hanno infatti recuperato molte ossa di vertebrati risalente alla prima epoca dell'Olocene in una nuova grotta in Pian Rosada, lungo la strada fra le località Campon e Sant'Anna. Si tratta dei resti – come spiega Barbara Grillo, fregonese, anche lei speleologa del Cai – di un orso bruno, di alcuni cervi, di un capriolo e di altri vertebrati, come rane e ricci. Una decina gli animali individuati, tra cui anche un cane. Sono stati portati in superficie dei crani, delle vertebre, scapole, anche palchi di cervo (fossilizzati) ed altre ossa. La notizia era nota già da qualche settimana ma solo nelle ultime ore è stato possibile accertare il significato del ritrovamento. Gli speleologi, infatti, hanno portato in sopraluogo il professor Benedetto Sala, paleontologo dei vertebrati dell’Università di Ferrara, uno dei massimi esperti nello studio di resti ossei animali e di orsi delle caverne. Secondo lo studioso ci potrebbero essere ulteriori sorprese dal punto di vista storico e scientifico. La grotta è stata individuata per caso, ha un’apertura di tre metri per cinque, alla base presenta una fessura che dà in un pozzetto verticale di sette metri, occupato in parte da massi di frana, con i reperti ossei distribuiti da cima a fondo, inquadrabili forse nell’età del Bronzo (circa 3000 anni avanti Cristo), quindi abbastanza recenti. «Ancora però è presto per stabilirne l’età», precisa Grillo dal sito Cansiglio.it. Evidentemente quella individuata era una trappola, sicuramente non una tana. Sono stati trovati, anche, ossa ed altro materiale di un gallo forcello o di un gallo cedrone. «Il nuovo ritrovamento rappresenta – secondo Grillo – un nuovo e prezioso contributo alla conoscenza dell'ecologia del Cansiglio, in particolare della sua naturalità». Dopo un dettagliato studio, le ossa migliori, debitamente pulite e catalogate, verranno donate al museo del Corpo Forestale dello Stato per desiderio degli speleologi autori della scoperta. Museo che ospita già un orso, quello trovato 40 anni fa, in Val dell'ors, vicino a località La Crosetta, in comune di Fregona. Anche in quel caso furono trovate le ossa di un orso bruno. (fr.d.m.)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova