Incendio devasta conceria di Arzignano

Per domarlo sono intervenuti vigili del fuoco da tutta la regione. Leggermente ustionato un pompiere

ARZIGNANO. Un’immensa nube di fumo nero che si vedeva a chilometri di distanza, l’intero magazzino di una conceria di quattromila metri quadrati distrutto dalle fiamme, vigili del fuoco al lavoro dalle 8 della mattina per tutto il giorno, almeno una decina di milioni di euro di danni e residenti della zona costretti a stare in casa con le finestre chiuse per motivi di sicurezza.

Le fiamme sono divampate alla conceria Cadore, di via del Lavoro, poco dopo le 8. «Stavo lavorando quando, all’improvviso, ho sentito un boato assordante », ha spiegato un operaio, «il tempo di accorrere e ho visto il rogo sprigionarsi».

Rogo che, da una prima ricostruzione, sarebbe partito dall’impianto di post-combustione. In pochi minuti le prime squadre dei pompieri di Arzignano hanno raggiunto la conceria. La situazione è parsa gravissima: sono stati fatti intervenire anche i vigili del fuoco di Vicenza, Lonigo, i volontari di Recoaro e Thiene e, quindi, rinforzi dai comandi di Verona, Padova e persino Rovigo. C’era il pericolo che le fiamme si estendessero al capannone dei prodotti chimici e alla conceria vicina.

Uno di loro, un vicentino, è rimasto ferito anche se, per fortuna, in modo non grave: è stato portato all’ospedale di Arzignano e i medici lo hanno giudicato guaribile in 15 giorni.

Mentre i pompieri intervenivano c’è stato, da parte dei dipendenti, del titolare Silvio Sartori e dei suoi figli un ultimo, disperato tentativo di mettere in salvo almeno una minima parte della merce. Tentativo durato pochi minuti perché il fuoco si è propagato rapidamente e tutta la fabbrica, anche quella non raggiunta dal rogo, è stata fatta evacuare. L’enorme magazzino utilizzato come deposito è andato distrutto mentre non ci sarebbero stati danni nell’altra ala.

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