"Io, rovinato dalle banche"Pignorati i mobili dell'imprenditore
L’ufficiale giudiziario da Giuseppe Baratto, 36 anni, di Conselve, che accusa gli istituti di credito di usura. "Sono pronto a incatenarmi davanti al Tribunale"

Giuseppe Baratto
CONSELVE. «Sono pronto a incatenarmi davanti al Tribunale e ad arrivare fino a Roma, in Parlamento, per denunciare l’ingiustizia che sto subendo e che mi sta rovinando la vita». Giuseppe Baratto, l’imprenditore trentaseienne costretto al fallimento per i debiti accumulati con le banche, promette battaglia. Intanto, però, ieri pomeriggio ha dovuto aprire la porta della sua casa di Albignasego al curatore fallimentare, al cancelliere del Tribunale e ad un operatore inviati per l’inventario dei beni pignorabili.
«E’ stata una scena penosa - racconta Baratto - Consumata sotto lo sguardo incredulo e affranto di mio padre, invalido. Verranno messi all’asta alcuni mobili, fra cui una credenza e il portatelevisore, insieme ai lampadari delle camere e alle plafoniere. Il curatore si è detto dispiaciuto e ha ribadito che sta solamente facendo il suo dovere. Ho replicato che sono vittima di un’ingiustizia e che ho intenzione di andare fino in fondo. Deciderò con il mio legale come comportarmi, ho intenzione di incontrare anche i rappresentanti delle istituzioni, per raccontare cosa succede a un imprenditore che ha solo cercato di salvare la propria azienda e dei posti di lavoro».
Titolare della BM di Conselve, specializzata in lavorazioni meccaniche di precisione, Baratto è stato dichiarato fallito dal Tribunale su istanza di una decina dei 19 lavoratori, rimasti senza stipendio. L’imprenditore ha presentato ricorso contro la sentenza e ha denunciato alla Procura di Padova di essere vittima dell’usura, indicando come responsabili le banche.
«Sono stato stritolato da un meccanismo perverso - prosegue - Prima la Banca Antonveneta e poi la Bcc di Sant’Elena mi hanno costretto a un pesante indebitamento, applicando spese e commissioni che hanno aumentato a dismisura gli interessi sui prestiti. Una volta terminato di pagare il mutuo mi è stato chiesto di saldare i debiti nel giro di pochi giorni, e mi è stata preclusa qualsiasi forma di finanziamento. E’ stato l’inizio della fine. Il mio legale è stato contattato da un’associazione antiusura che mi ha invitato a un incontro la prossima settimana in municipio a Padova».
Argomenti:crisi
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video