Irap, la giunta Zaia approva l’aumento della tassa sulle imprese

La giunta Zaia ha approvato l’aumento dell’Irap, la tassa sulle imprese. Ne ricaverà una cinquantina di milioni che serviranno per dare ossigeno a una serie di voci di bilancio, tra cui anche i capitoli di spesa in capo agli assessori.

Unanimità nella giunta Zaia per il bilancio 2025-2026

Il provvedimento che cambia il sistema di tassazione della Regione Veneto è stato approvato all’unanimità, e non poteva essere altrimenti, visto che dopo la promozione di Elena Donazzan al Parlamento Europeo, la giunta Zaia è composta da soli leghisti.

Dettagli del bilancio di previsione della Regione Veneto

Ecco quindi il Bilancio di previsione 2025-2026 della Regione Veneto, seguito passo passo, con non poca fatica, dall’assessore Francesco Calzavara. È un bilancio da 18 miliardi e 476 milioni di euro, di cui 10 miliardi abbondanti sono destinati esclusivamente al sistema sanitario. «Dal 2010 non abbiamo prelevato dalle tasche dei veneti ben 16 miliardi di euro», ha evidenziato il presidente Zaia, ricordando la sua ostinazione nel non applicare l’aliquota Irpef regionale. «Quella che vedete in busta paga è quella applicata dallo Stato», ha ricordato.

Allocazione dei fondi nel bilancio regionale

Nel bilancio di previsione sono stati inseriti 5 milioni per dare un po’ di ossigeno alle Ater provinciali, 8 milioni per le prossime elezioni regionali, 2 milioni per la difesa del suolo, 12 milioni per le borse di studio, 1 milione per gli asili nido, 10 milioni in più per lo sport e 20 milioni per la Pedemontana. «I primi 9 anni sono in passivo, su un totale di 39 anni» ha voluto ricordare Zaia. «Se il ragionamento è che le infrastrutture si fanno solo se ci si guadagna, allora non dovremmo fare più neanche gli ospedali». Ad oggi, la Pedemontana è percorsa da circa 70 mila veicoli al giorno, ma il traffico pesante è in crescita.

Dettagli sull'aumento dell'Irap

L'aumento dell'Irap sarà minimo. Per la maggior parte delle imprese si tratta di un rialzo dello 0,1%, che diventa dello 0,5% solo per le aziende più inquinanti, altre che operano nel campo del gioco d'azzardo, e che fabbricano prodotti chimici e prodotti farmaceutici. Alla prova dei fatti si parla di 14 euro in più all'anno per i bar, di 30 euro in più per i minimarket e di 88 euro per le piccole-medie imprese che fatturano un milione di euro all'anno. «È un bilancio che tiene conto di quello che è successo in questi anni e dell’evoluzione della spesa», ha commentato l’assessore Calzavara.