Italia Viva: Renzi preoccupato per i sondaggi, ma in Veneto c’è cauto ottimismo

Italia Viva viaggia attorno al 2-3 per cento, questo dicono i sondaggi che Matteo Renzi ha sul tavolo. La forza liberal di centro fatica a sfondare, al punto che si sta pensando a un’alleanza tra Renzi e Calenda per le prossime politiche per superare il quorum della nuova legge elettorale.
In Veneto per la squadra di Renzi è scesa in campo la senatrice Daniela Sbrollini che conferma la volontà di candidarsi alla carica di presidente per le elezioni del 20-21 settembre. In corsa ci sono 10 aspiranti governatori.
«Le nostre liste sono pronte e ci saranno grandi sorprese nella scelta dei candidati», spiega Daniela Sbrollini, che rilancia la sfida sui temi della scuola.
«Non è possibile che Luca Zaia nella sua consueta conferenza stampa dica che «Ancora non è chiaro come riprenderà la scuola, ma bisogna lavorare per riaprirla in sicurezza. Basta con le parole a vuoto. Qualche giorno fa ho lanciato un appello sostenuto da Italia Viva, Psi, Pri e Civica per il Veneto Daniela Sbrollini per stanziare risorse regionali per collocare i seggi fuori della sedi scolastiche ed evitare così di interrompere le lezioni e ridurre al minimo il rischio contagio. Sebbene quanto detto dal leader Pd Zingaretti non sia una novità siamo felici che qualcun’altro sia d’accordo con noi sull’assoluta necessità di collocare i seggi in sedi alternative alle scuole. Noi di Italia Viva qui in Veneto lo chiediamo già da mesi e per questo avevamo interpellato il presidente Zaia, senza ricevere però una risposta vera e propria da parte sua, se non un rimpallo agli stessi comuni», invitati a decidere in autonomia.
Nei giorni scorsi la senatrice Sbrollini aveva annunciato di aver richiesto al governatore veneto di trovare i fondi necessari per individuare sedi alternative per la consultazione elettorale. Zaia aveva però rivolto la questione al presidente dell’Anci, non esponendosi direttamente ma preferendo prendere tempo. Contemporaneamente la Sbrollini aveva depositato un’interrogazione al ministero degli Interni per porre la questione anche a livello nazionale. Tutto è fermo, senza novità.
Contro la candidata di Italia Viva scende in campo Elisa De Berti, che boccia l’idea di far viaggiare gratis i turisti sui treni e i bus della rete veneta. «E’ sicuramente una bella idea, da collocare nel mondo del favole. Peccato che arrivi da un candidato governatore e non da un libro di Andersen: e questo è, sotto ogni punto di vista, assai preoccupante. Certi senatori della Repubblica, prima di fare certe proposte, dovrebbero rendere noto anche come intendono pagarle, perché il bilancio della Regione del Veneto è già abbastanza tirato per garantire i servizi minimi essenziali». —
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