«Jesolo? Una pozzanghera» Litorale veneto contro De Luca

Levata di scudi dopo la trasmissione condotta da Crozza in cui il governatore della Campania ha ironizzato anche su Cavallino. «Ma il mare di Napoli è famoso?»  

JESOLO. «Il mare di Jesolo? Una pozzanghera». Parola del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che in un video proiettato alla trasmissione “Fratelli di Crozza”venerdì sera su La7, ha liquidato così non solo la capitale in pectore della costa veneziana, ma anche la vicina Cavallino Treporti, declassata a spiaggetta sconosciuta, rispetto a Napoli e altre spiagge della sua Regione.

De Luca si stupiva infatti di certi numeri, dei dati su milioni di presenze a Jesolo e Cavallino Treporti, in rapporto a città come Roma, Napoli, Rimini, anche Venezia.

Apriti cielo. Un affronto che si lava con il sangue in una Jesolo alle prese con un meteo ballerino che già sta facendo saltare i nervi di albergatori e operatori del turismo che stanno perdendo le presenze di maggio.

L’ex presidente Apt, un tempo azienda di promozione turistica, oggi presidente del consorzio Manzoni, con 2 mila ombrelloni elettronici e bagni autopulenti, ha sentito il sangue ribollire: «Si vergogni De Luca», sbotta Amorino De Zotti, «pensi alla sua Campania che le spiagge venete mantengono con la loro economia e tasse. E si sciacqui la bocca quando parla di Jesolo».

Il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, è più diplomatico: «Non so se De Luca conosca Jesolo, magari non ha visto bene. Lo invito anche per vedere i progressi che abbiamo fatto soprattutto in materia ambientale».

Chi non le manda tanto a dire a De Luca, ma anche a Crozza, è la sindaca di Cavallino Treporti, Roberta Nesto. «Lunedì inviterò entrambi perché vengano sul litorale a trovarci», dice Nesto, «mi pare non siano molto informati, ma avranno modo di farlo, sia Crozza che De Luca. Quest’ultimo dovrebbe riflettere soprattutto su quanto in queste spiagge si è fatto in materia di ambiente e rifiuti».

Il comico genovese Crozza oltretutto è stato già protagonista di interventi al fiele sul litorale. Aveva parlato di Jesolo quale città famosa per i suicidi, pessima battuta che aveva messo in subbuglio la città tra Paese e lido. E ironizzando sulle presenze e celebrità di Cavallino Treporti, seconda spiaggia in Italia dopo Rimini, aveva fatto un paragone proprio con Napoli, osservando che Pino Daniele non avrebbe mai cantato una canzone dedicata a Cavallino Treporti. Facile ironia cui risponde il presidente dell’Aja, associazione jesolana albergatori, Alberto Maschio che se ieri avesse avuto davanti De Luca lo avrebbe trafitto con le sguardo gelido: «Non mi pare che il genovese Crozza si soffermi mai sulla sua Liguria, il turismo e i servizi. Lo fa sempre con noi. Certo che per avere una pozzanghera Jesolo raggiunge quasi 6 milioni di presenze, vuol dire che siamo davvero bravi. E poi, le spiagge di Napoli, mah, non mi sembrano così famose nel mondo». —

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