La coppia assassinata a Pordenone. «Ruotolo era sul luogo del delitto»

Secondo gli inquirenti, l’unico indagato per il duplice omicidio era tra i curiosi che seguivano i rilievi.  Nuove perquisizioni e un sequestro in casa del sospetto. Il procuratore: sarà un processo indiziario

PORDENONE. La sera del 17 marzo, in cui furono giustiziati a Pordenone Teresa Costanza e Trifone Ragone, Giosuè Ruotolo, unico indagato per il duplice omicidio, «dopo aver cenato con i suoi due coinquilini, ex commilitoni e amici di Ragone», appreso dell’accaduto, «si sarebbe recato con entrambi sulla scena del delitto», dove avrebbe «seguito il lavoro degli inquirenti impegnati nei primi rilievi». La notizia è stata diffusa dalla trasmissione televisiva Quarto grado. Quella notte, del resto, intorno al palasport si erano radunati numerosi conoscenti e amici dei due fidanzati, oltre a passanti e residenti, non appena si era sparsa la voce di quanto era successo.

Tuttavia, l’indagine sul duplice omicidio è ancora complessa e, ammette il procuratore, si va verso un processo indizioario. Il vero spartiacque sarà l’interrogatorio dell’indagato, convocato martedì alla Procura di Pordenone. Gli inquirenti non scoprono ancora del tutto le loro carte, mentre ieri l’avvocato Roberto Rigoni Stern ha incontrato il suo assistito a Somma Vesuviana, per concertare la strategia difensiva.

Il colloquio di martedì avrà un’importanza decisiva. Ruotolo potrebbe dimostrare la sua completa estraneità nella vicenda oppure i pm Matteo Campagnaro e Pier Umberto Vallerin potrebbero tirare fuori un asso dalla manica. Quella prova “regina” che ancora manca all’appello. Fra i punti da chiarire, innanzitutto, l’alibi dell’indagato e i suoi spostamenti tra le 19.40 e le 19.50, ovvero l’arco temporale individuato come ora del delitto. Dove si trovava Giosuè a quell’ora? Era a casa o al volante dell’Audi? Non solo: tra i rilevamenti di due telecamere c’è un buco di 7 minuti in cui la macchina non viene rilevata: se deciderà di non avvalersi della facoltà di non rispondere, Ruotolo dovrà spiegare dove fosse la macchina in quel lasso di tempo o se l’avesse prestata a qualcuno. E a chi. Ancora, gli inquirenti si aspettano risposte sul rapporto dell’indagato con le due vittime, mentre appare pressoché impossibile che possano essere già a disposizione i risultati delle perizie effettuate sui vestiti e sull’auto di Ruotolo. Un altro nodo da sciogliere, infine, resta quello della pistola, un modello che risale al 1917 - anche se entrato in produzione qualche anno dopo - per cui la raccolta delle informazioni è affidata alla ricerca in archivi cartacei.

Venerdì, intanto, la famiglia Ragone, accompagnata da legali e consulenti, ha incontrato i pm titolari dell’inchiesta e il procuratore capo Marco Martani. «Da quanto ci è stato riferito gli elementi acquisiti dagli investigatori sono importanti», hanno dichiarato all’uscita dal palazzo di giustizia i legali. Lo staff di detective privati che collabora con la nota criminologa Roberta Bruzzone ha depositato in Procura i risultati delle indagini difensive, in particolare la mappatura delle celle telefoniche nella zona del palasport all’ora del delitto. «Prove che potrebbero essere determinanti», ha precisato l’avvocato Fabrizi in un’intervista, ma questo potrebbe valere sia in un senso che nell’altro: ovvero i risultati «potrebbero anche scagionare Ruotolo».

Intanto nei giorni scorsi si è tenuta ancora una perquisizone e un sequestro di materiale, da parte dei carabinieri, a casa Ruotolo, a Somma Vesuviana. I militari sono usciti con effetti personali e accessori. L’operazione ha concluso un’attività investigativa avviata nei giorni scorsi. In caserma, si è visto anche lo stesso Ruotolo, insieme al fratello e all’avvocato Rosario Scognamiglio, uno dei legali chiamati dalla famiglia del ragazzo. Ha esternato invece su Facebook Giovanni Ruotolo, fratello dell’accusato: «Nella vita non conta cosa pensano o scrivono gli sconosciuti di te. L’importante è quello che pensano le persone che ti conoscono e la loro presenza in ogni momento».

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