La corsa dei giovani all’agricoltura di qualità

Stanziati cento milioni di euro per aiutare le imprese under 40: dal vino alle fattorie digitali

PADOVA

Un futuro bachicoltore trevigiano ancora studente, una giovane impiegata veronese che vuole trasformare la stalla del nonno in un circolo agroletterario, il tutor giardiniere che cura fiori e mini orti in terrazza: sono alcuni degli aspiranti imprenditori agricoli fra il migliaio di giovani presenti ieri a Veneto Agricoltura per il primo “Open day” sulle opportunità del primario. Tra gli under 40 già arrivati il padovano Alberto Bellucco, titolare di un’azienda agricola sui Colli Euganei che esporta il serprino in tutto il mondo, oppure Yhonny Rama che nel Vicentino offre vacanze verdi per scambi culturali. Una generazione talentuosa che, nonostante le difficoltà del settore, dimostra più fantasia imprenditoriale che resistenza ai cambiamenti: un salto culturale che merita una riflessione anche da parte dell’amministrazione pubblica, alla quale anche i giovani chiedono prima di tutto meno burocrazia. Nella Corte Benedettina a Legnaro pure gli studenti pensano a fare impresa: è il caso di un’intera classe dell’istituto agrario di Lonigo che vuole costituire una cooperativa per coltivare il proprio vigneto e vendere il vino. Molti altri sono attratti dalle opportunità del web, dall’e-commerce alle fattorie digitali. Tanta carne al fuoco e tante le domande agli esperti su opportunità di finanziamento, incentivi all’innovazione, disponibilità di terreni. Spazio anche alle storie aziendali di chi ha centrato i propri obiettivi. Se le statistiche confermano il continuo calo di aziende agricole (-40 per cento negli ultimi dodici anni) e un sostanziale invecchiamento del settore, proprio dai giovani viene la spinta a cambiare rotta, scommettendo sui punti di forza del primario veneto (vino, allevamento, turismo), ma anche esplorando percorsi inediti. Gli agricoltori under 40 veneti sono 4.300, il 7,7 per cento del totale. Per loro ci sono a disposizione 100 milioni di euro del nuovo Piano di Sviluppo Rurale, ricorda l’assessore Franco Manzato: «I giovani imprenditori solo per il loro ingresso in agricoltura, il “primo insediamento”, potranno avere a disposizione dai 25 ai 50 mila euro. Entro l’estate apriranno i bandi che premiano la capacità di stare sul mercato, anche internazionale e l’innovazione. Abbiamo già 150 iscritti per la prossima giornata informativa».

Nicola Stievano

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