La mamma e il papà di Chiara, uccisa sulle strisce: "Quell'auto correva troppo"

Non si danno pace i genitori della Raimondo, 7 anni travolta sul passaggio pedonale a Camponogara. L'investitore era sobrio ma, dicono, "vogliamo giustizia e deve finire in galera"
Chiara Raimondo
Chiara Raimondo
CAMPAGNA LUPIA. «Vogliamo giustizia. Non bastano 6 mesi senza patente, quell’uomo deve finire in galera». E’ disperato il papà di Chiara, 7 anni, uccisa venerdì sera.


La bimba è stata falciata sulle strisce davanti all’Antica Pila, in via Cavour a Camponogara, da B.S., 52 anni, del posto, alla guida di una Opel Zafira che secondo i genitori correva troppo. Campagna Lupia è sotto choc: sulla provinciale tra Dolo e Piove di Sacco ci sono stati 2 morti in 2 giorni.


I genitori.
Mamma Cinzia e papà Giovanni vogliono veder finire in galera l’automobilista. Sono originari delle Marche e dell’Abruzzo; ieri sono arrivati i parenti.


Le indagini.
B.S. era sobrio: i carabinieri ieri mattina hanno consegnato al magistrato un primo rapporto sull’incidente stradale.


Il parroco.
Dopo la messa è andato a portare la solidarietà della comunità ai genitori, offrendo l’aiuto della parrocchia in caso di necessità.


Il banco vuoto.
Questa mattina, nella seconda elementare di Lughetto, ci sarà un banco vuoto che i bambini riempiranno di fiori e piccoli ricordi. A spiegare loro cosa è successo sarà la maestra Cinzia Trincanato, che cercherà di far capire ai compagni di Chiara che la loro amica non c’è più. «Cercherò - dice la maestra - di usare le parole più adatte».


Il funerale.
Sarà celebrato a Campagna Lupia dopo il via libera della magistratura che con ogni probabilità ordinerà un’autopsia. Chiara Raimondo risiedeva al 98 di via Primo Maggio. Papà Giovanni, 43 anni, è elettricista; mamma Cinzia, 37, è bigliettaia Actv; la sorellina Giada ha 2 anni.


Strada maledetta.
«Bisogna intervenire in tempi rapidi per evitare altre tragedie. Va ampliata la carreggiata, occorrono piste ciclabili e marciapiedi». Le Province devono muoversi: il sindaco di Campagna Lupia Fabio Livieri è sostenuto dai colleghi della zona, veneziani e padovani, senza eccezioni.


Il ricordo.
Un mazzo di fiori e un messaggio dedicato a Chiara dalla baby sitter Elisa. E’ apparso ieri su un platano lungo la provinciale 13 Dolo-Piove nel punto in cui la piccola è stata travolta. Toccanti le parole: «Ciao amore mio, ti voglio ricordare così, bella vivace e sorridente. Resterai sempre nel mio cuore tesoro mio. Eri speciale, sempre contenta di giocare e ridere. Ricorderò sempre quello che mi hai detto. Ci rivedremo un giorno...te lo prometto!». Ieri tanti passanti in bicicletta e a piedi si sono fermati di fronte a questi messaggi strazianti e pieni di amore di chi ha amato una bambina portata via così prematuramente.

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