L’ex dg Consoli cambia difensori, è la terza volta

TREVISO. Il primo è stato Massimo Malvestio che ha svestito la toga e, conseguentemente, lasciato il caso. Poi ha abbandonato il professor Franco Coppi, l'avvocato che tra gli altri ha difeso Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi. Ora se ne è andato l'avvocato Alessandro Moscatelli e lo ha fatto all'indomani di una vittoria schiacciante quale il trasferimento del processo Veneto Banca da Roma a Treviso che rischia di far saltare tutto il procedimento. Uno dopo l'altro gli avvocati dell'ex direttore generale dell'ex Popolare di Montebelluna Vincenzo Consoli, hanno rimesso il mandato. Si tratta di professionisti abituati ai casi difficili, nomi di grande prestigio del Foro, spesso vittoriosi anche in situazioni apparentemente disperate. Basti pensare, solo per citare la vicenda processuale più recente, che Moscatelli ha incassato l'assoluzione piena per Lia Sartori nel complicato processo per le tangenti del Mose.
Che cosa abbia indotto i legali a sfilarsi uno dopo l'altro dunque non è chiaro, anche perché i diretti interessati rifiutano commenti. Potrebbe trattarsi, come spesso avviene in questi casi, di divergenti vedute sulle strategie processuali. Consoli è stato l'unico tra gli ex vertici delle Venete ad essere arrestato e il primo a subire i sequestri di beni, ma questo succedeva all'inizio dell'inchiesta, quando appunto la difesa era ancora tutta da impostare. E infatti, successivamente, l'ex dg ha avuto vita decisamente tranquilla: i beni familiari non sono stati toccati da provvedimenti della magistratura (a differenza di quanto sta accadendo a Vicenza per Bpvi e in particolare per le proprietà di Gianni Zonin) e le incriminazioni più pesanti a suo carico potrebbero cadere per effetto della prescrizione a seguito del trasferimento del procedimento a Treviso, chiesto e ottenuto proprio dall'avvocato Moscatelli.
E dunque? Chi bene conosce Consoli, chi ci ha lavorato ai tempi di Veneto Banca, lo racconta come persona abituata al comando, poco incline ad adattarsi a direttive altrui. La cosa certa è che Consoli cambia linea difensiva in corsa e che i nuovi avvocati - uno studio legale di Milano - si trovano davanti un lavoro non facile: dovranno infatti studiare daccapo il milione di pagine di inchiesta Veneto Banca e decidere in fretta quale strategia seguire.
Sabrina Tomè
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