L’Ikea ritira tutte le polpette “svedesi”

PADOVA. Sia a pranzo che a cena, ieri, niente polpette svedesi sia al ristorante al secondo piano, dove di media vengono consumati settecento coperti al giorno, che nella bottega alimentare dell’Ikea di Padova, dove le polpette si vendono ancora surgelate. I dirigenti di Ikea Italia hanno bloccato immediatamente la preparazione e la somministrazione anche nei ristoranti di tutti i punti vendita del colosso nella penisola appena le autorità competenti della Repubblica Ceca hanno trovato tracce di carne di cavallo all’interno delle polpette cucinate alla svedese. Ossia solo con carne di manzo e maiale preparate con alcuni aromi naturali. E così, per tutta la giornata, tutti i clienti delI’Ikea che si trova a fianco del casello autostradale, in genere provenienti anche dalle province di Venezia, Treviso, Vicenza e Belluno, non hanno potuto assaggiare le “mitiche” polpette alla svedese, griffate Ikea, in vendita al self service a sei euro per una porzione di 15 pezzi, patatine fritte comprese ed hanno dovuto dirottare sul salmone marinato (3.99 euro), sull’arrosto di tacchino (5.50) oppure ancora sul semplice piatto di pasta al pomodoro biologico (1.99). «Peccato» ha detto Sonia Roson, residente a Mogliano Veneto «le polpette dell’Ikea mi piacciono molto. In compenso, con pochissimi soldi, ho gustato un bel piatto di salmone del Mar Baltico. D’altronde i dirigenti del gruppo svedese hanno dimostrato assoluto rispetto nei confronti di noi consumatori ritirando subito il prodotto in questione anche da tutti i punti Ikea d’Italia». Ikea ha deciso subito e, prima dei controlli del nas, ha ritirato le polpette dai suoi negozi in 21 Paesi europei. Sull’increscioso episodio hanno preso posizione anche Gian Luca Arrigucci, responsabile della ristorazione (50 addetti ) ed il capo-area Fabrizio Concas (a Padova i dipendenti in tutto sono 450). «Speriamo di avere buone notizie a nostro favore già nei prossimi giorni» ha sottolineato Arrigucci «su 700 pasti giornalieri, che salgono a 1500 al sabato ed alla domenica, circa il 40% dei nostri clienti sceglie le nostre polpette. In pratica la carne tritata ed aromatizzata rappresenta il piatto più richiesto. Credo che finirà come è successo con le lasagne della Buitoni/Nestlè, che sono già tornate negli scaffali dei supermercati dopo che le controanalisi hanno accertate che non c’erano tracce di carne di cavallo». Più di ordine generale il commento del dottor Concas. «I primi ad essere arrabbiati siamo tutti noi dell’Ikea» ha detto il capo-area « La colpa è senz’altro del nostro fornitore di settore, che non ci ha garantito la tracciabilità dettagliata degli ingredienti delle nostre polpette».
Felice Paduano
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