Lotto sotto assedio Tomat cerca alleati per mantenere la presa sull’azienda

Andrea Tomat prepara il suo piano B e raduna attorno a sé una cordata di imprenditori e investitori italiani ed esteri per contrastare l’attacco del suo (quasi ex) socio Gianni Lorenzato. Tra quelli che sarebbero interessati al dossier anche alcuni fondi.
Fonti vicine all’imprenditore trevigiano, che già aveva salvato il gruppo a fine anni novanta, dicono che Tomat sia pronto ad indossare nuovamente i panni del cavaliere bianco. Anche se sul piatto questa volta non c’è il salvataggio della sua azienda ma ben di più. Gianni Lorenzato, dopo aver intentato una causa milionaria nei confronti di Tomat e Adriano Sartor soci nella holding Futura 5760 che controlla Lotto Sport un anno fa ha alzato la posta. Presentando istanza di fallimento al tribunale di Treviso, che la ha accolta. Una manovra ritenuta incomprensibile sia da Tomat che dai suoi legali. Lorenzato, affermano, dopo aver ottenuto il pignoramento delle quote di Tomat e Sartor per un valore superiore ai 3 milioni di euro per violazione di patti parasociali grazie al lodo arbitrale dell’agosto 2017, era stato puntualmente pagato dopo la sentenza esecutiva. Finora gli è stato saldato un milione sui tre totali. E tutto secondo la sentenza esecutiva di primo grado emessa dal tribunale di Treviso e sulla quale comunque Tomat era ricorso in appello. La partita era del tutto aperta. Il colpo di mano del socio Lorenzato a suon di carte bollate parrebbe avere l’interesse di colpire Lotto per tentarne poi una scalata.
Futura 5760 Srl tra quote dirette e indirette custodisce il 26,59% delle quote societarie di Lotto, e per il tramite NextB, che controlla al 70%, ha un ulteriore 32,68%. Se la sentenza di fallimento dovesse essere confermata l’impalcatura del controllo collasserebbe e Lotto diverrebbe scalabile.
Il gruppo d’altronde ha vissuto anni complessi, culminati di un aumento di capitale da 5 milioni, perno di una manovra finanziaria completata la primavera dell’anno scorso per ristrutturare il debito. Un’operazione necessaria per le difficoltà dell’azienda in un piano di rilancio non semplice, appesantita dal debito e complicatasi dopo la liquidazione delle due ex popolari venete (Veneto Banca era infatti creditore di Lotto Sport). Ora è in corso un nuovo piano di ottimizzazione finanziaria firmato da Mediobanca e un piano di rilancio con orizzonte 2021.
Il gruppo nel suo complesso impiega circa 500 lavoratori. Nel 2017, compresa la controllata Stonefly, ha chiuso con ricavi per 114 milioni di euro e 2 milioni di utili. Ma è gravata da un indebitamento per 86 milioni di euro.—
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