Maria Grazia Bollettin verso il licenziamento

L’organo di garanzia si riunisce lunedì a Venezia e pare deciso a risolvere il caso della dirigente scolastica
Sta per concludersi il braccio di ferro tra Maria Grazia Bollettin, responsabile dell’Istituto comprensivo statale di Villafranca Padovana, e l’amministrazione scolastica regionale. Quasi certamente gli studenti e i genitori non avranno più bisogno di un’ulteriore mobilitazione perché l’ufficio guidato da Carmela Palumbo ha deciso di un licenziamento-bis nei confronti di Maria Grazia Bollettin.

Lunedì prossimo, infatti, si riunirà a Venezia l’organo di garanzia, che è riservato ai dirigenti delle istituzioni scolastiche e del quale fanno parte anche un preside scelto fuori regione e un ispettore tecnico del Veneto. In pratica spetterà a tale organismo ratificare, una volta per sempre, il licenziamento deciso dalla Palumbo. E la decisione farà sì che qualsiasi giudice del lavoro dovesse essere chiamato a decidere su un eventuale nuovo ricorso, necessariamente sarà costretto a respingerlo perché la difesa della dirigente al centro delle polemiche non potrà appellarsi alla mancanza della ratifica da parte dell’organo di garanzia.

«Non è giusto che i docenti, il personale non docente, i genitori e gli allievi stiano vivendo ormai da troppo tempo una situazione di disagio continuo, del quale non sono certo responsabili», sottolinea Franco Venturella, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale del Veneto. E aggiunge: «Le scuole che fanno parte dell’Istituto comprensivo statale di Villafranca devono tornare alla normalità quanto prima. Mi auguro che le lezioni possano tornare regolari già nella settimana prossima».

Anche i sindacati sono favorevoli a una chiarificazione definitiva della pesante situazione che si è creata nei plessi di Villafranca. «La preside, che adesso si trova nel cuore della bufera, era stata avvisata anche da noi del sindacato - sostiene Nereo Marcon, segretario regionale della Cisl del settore e maestro in congedo temporaneo della scuola elementare di Santa Maria di Cittadella - Alla dottoressa Bollettin l’amministrazione regionale scolastica aveva concesso varie opportunità già prima del licenziamento per chiudere, definitivamente, la partita. Purtroppo non ha accettato nessun tipo di trasferimento, né fuori né all’interno della provincia. Sul piano umano la capisco benissimo, ma sul piano professionale bisogna convenire che ha commesso vari e troppi errori».

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