Mauro Beghin astro nascente e “mago” del fisco

PADOVA. Conosciuto e apprezzato come uno «studioso molto serio». Di più, chi lo frequenta ogni giorno dice senza mezzi termini che la sua storia accademica e il suo modo di comportarsi non lasciano...
PADOVA. Conosciuto e apprezzato come uno «studioso molto serio». Di più, chi lo frequenta ogni giorno dice senza mezzi termini che la sua storia accademica e il suo modo di comportarsi non lasciano spazio a dubbi. «Tutto tranne che un barone». Un docente, quindi, lontano mille miglia dal cattedratico che sfrutta l’autorità di cui gode in ambito universitario per esercitare un potere indebito condizionando, magari, il superamento dell’esame di abilitazione all’insegnamento. Mauro Beghin, professore di diritto tributario del Bo, avvocato cassazionista e commercialista, è considerato l’“astro nascente” in tema di diritto tributario a Padova.


Non solo perché si è formato alla corte Francesco Moschetti, sia dal punto di vista accademico sia da quello strettamente professionale visto che dal 1990 al 2011 ha lavorato come collaboratore del noto studio padovano occupandosi di consulenza e contenzioso tributario. Beghin, a sua volta titolare di uno studio legale tributario con sede in via Venezia a Padova, fa parte del Dipartimento di diritto pubblico, internazionale e comunitario ma insegna diritto tributario alla triennale e alla magistrale del corso di Economia. «Consapevole del fatto che il diritto tributario è una materia giuridica curvata su un oggetto economico», si legge in una sua biografia, ha conseguito la laurea sia in Economia e Commercio a Ca’ Foscari sia in Giurisprudenza a Parma. Dopo aver svolto attività di ricerca in Diritto tributario all’Università di Ferrara ma anche a Roma (La Sapienza) nel 2001 è diventato professore associato del Bo. Questa la rampa di lancio della sua carriera accademica che l’ha visto poi diventare nel 2006 professore straordinario alla Facoltà di Economia e, nel marzo del 2010, professore ordinario della stessa facoltà.


Una carriera impreziosita da prestigiose collaborazioni: dalla Bocconi, agli ordini dei commercialisti passando dall’Ipsoa all’Associazione nazionale Tributaristi Italiani. È anche condirettore della Rivista di diritto tributario e fa parte del comitato scientifico della rivista Corriere Tributario. Nel 2017 è entrato anche nel comitato di redazione della rivista Bollettino Tributario. Molte le pubblicazioni, anche nella collana “L’ordinamento tributario italiano”, diretta dal professor Augusto Fantozzi. Un profilo professionale e accademico di tutto rispetto che gli è valso, nel 2015, la nomina dal Miur quale membro della commissione chiamata a valutare l’idoneità all’insegnamento degli aspiranti docenti di diritto tributario. Un incarico comunicatogli il 20 gennaio 2015 e che lui il giorno dopo, con una integrazione datata 23 gennaio, aveva declinato.


Matteo Marian


m.marian@mattinopadova.it


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