Morti di epatite, accusati tre medici
Semenzato, Pessina e Sabbion di Ematologia e Clinica IV dell’ospedale

Tre morti per epatite C (Hcv) contratta durante il ricovero nell’Azienda ospedaliera di Padova: il pubblico ministero Sergio Dini ha chiesto di processare tre medici, in quanto responsabili di quel contagio frutto dell’errore umano. Da qui l’accusa di omicidio colposo.
Si tratta del professor Giampietro Semenzato, 60 anni di Padova, direttore dell’Unità operativa di Ematologia; del professor Achille Pessina, 69 anni di Iseo, direttore della Clinica Medica IV; e del dottor Carlo Sabbion, 52 anni di Selvazzano, coordinatore delle unità di Ematologia e di Clinica IV, tutti difesi dagli avvocati Franco Antonelli e Lorenzo Locatelli. L’udienza preliminare davanti al gup Claudio Marassi, chiamato a pronunciarsi sulla richiesta, è fissata per il 29 settembre.
Secondo l’accusa, i tre medici avrebbero omesso di adottare o di indicare ai colleghi e agli infermieri del reparto le procedure più idonee per la gestione e il lavaggio dei cateteri venosi applicati alla vena cava per la somministrazione di farmaci (l’utilizzo di flaconi di soluzione fisiologica monodose, l’uso di flaconi multidose limitati a singoli pazienti e ancora il divieto di impiegare a più riprese il materiale monouso, in particolare aghi e siringhe). Procedure indispensabili, queste, per impedire la trasmissione di infezioni tra i pazienti: per tre di loro è finita male. Con la morte.
A individuare la catena del contagio sono stati i consulenti della procura - il professor Oliviero Varnier, docente di Microbiologia all’Università di Genova con i colleghi Andrea Gianelli Castiglione, responsabile dell’Ufficio regionale coordinamento trapianti della Liguria e il collega Grossi - supportati dalle indagini dei carabinieri del Nas. L’allarme epatite scatta con la morte del pensionato Silvano Zagolin di Pontevigodarzere, 67 anni, ricoverato in Ematologia, spirato l’8 febbraio 2006. Non è l’unico caso: tra il dicembre 2005 e l’aprile 2006 ben otto pazienti risultano positivi all’epatite C.
Il 10 aprile 2007 muore Antonio Gasparini, 38 anni di Padova, in seguito all’Hcv diagnosticata il 15 febbraio dell’anno precedente. E il 19 febbraio 2008 muore Moreno Tacchetto, 40 anni di Camponogara: affetto da leucemia mieloide acuta e candidato al trapianto di midollo per il gennaio 2006, è costretto a rinviare l’intervento perché il 16 gennaio dello stesso anno gli è diagnosticata l’epatite C. Il trapianto è eseguito nel maggio 2007. Troppo tardi.
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