Occhiobello, aperta dopo 8 anni la tangenziale

La bretella di 2,3 chilometri permetterà di alleggerire il traffico di Santa Maria Maddalena
ROVIGO. Dopo otto anni di attesa arriva la tangenziale di Occhiobello. Ieri mattina il presidente della Regione Luca Zaia ha inaugurato in provincia di Rovigo, la tangenziale Occhiobello - Santa Maria Maddalena, bretella di collegamento tra la Strada regionale 6 Eridania Occidentale e la strada statale 16 Adriatica.Il costo complessivo dell’opera ammonta a 11 milioni e 537 mila euro, suddiviso tra la Regione, che contribuisce con circa 8 milioni (67,45%) e il Comune di Occhiobello che ha appaltato l’intervento, ricadente interamente nel suo territorio. In base all’accordo di programma a suo tempo sottoscritto, sarà ora Veneto Strade a prendere in carico la nuova infrastruttura. «La Regione ha fatto la sua parte», ha sottolineato il presidente Zaia, «investendo una cifra consistente in questo atteso e importante intervento, grazie al quale il centro abitato di Santa Maria Maddalena verrà liberato dal traffico. I lavori, iniziati nel 2009, purtroppo si sono protratti fino ad oggi a causa del fallimento di ben quattro ditte incaricate, ma ora finalmente i residenti potranno beneficiare di quest’opera». Il nuovo tracciato, lungo 2,3 chilometri, è costituito da una rotatoria in corrispondenza dell’intersezione con la strada statale 16, da un tratto stradale pianeggiante, da un ponte a scavalco della ferrovia Rovigo-Ferrara, da un ulteriore tratto pianeggiante e da due rotatorie in corrispondenza dell’intersezione con la strada regionale 6. A fianco del presidente Zaia, c’era Elisa De Berti con delega ai lavori pubblici e Cristiano Corazzari, che si occupa di Cultura, mentre gli esponenti dell’opposizione hanno fato sentire la loro voce critica su un altro tema: quello del referendum. Graziano Azzalin, del Pd, non è stato affatto tenero: «Un presidente di Regione dovrebbe occuparsi di cose serie e limitare le pagliacciate alle serate tra amici. Invece, in vista del referendum, Zaia ce ne riserva almeno una al giorno: l’ultima è la dichiarazione del governatore in cui ribadisce la volontà di multare le Prefetture che non esporranno la bandiera veneta. Non ne possiamo più. Un freno al ridicolo».


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