Ora Delrio promette la Valdastico Nord

Aperto il tratto Noventa Vicentina-Agugliaro: A31 Sud al traguardo. «Al tavolo con Trento sul tracciato meno impattante»
Di Nicola Cesaro
Cesaro, AG. ZANGIROLAMI, 31 Ago 15 Inaugurazione tratta autostrada A31 Valdastico sud Noventa-Agugliaro. Nella foto: Zaia e Delrio, con entrambi in mano le forbici, al taglio del nastro Ph. Zangirolami
Cesaro, AG. ZANGIROLAMI, 31 Ago 15 Inaugurazione tratta autostrada A31 Valdastico sud Noventa-Agugliaro. Nella foto: Zaia e Delrio, con entrambi in mano le forbici, al taglio del nastro Ph. Zangirolami

NOVENTA VICENTINA. Sarà ricordata come l’autostrada delle inaugurazioni-record: cinque solo negli ultimi due anni. Quella dello scorso dicembre, a Badia Polesine, vide a tagliare il nastro l’allora ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Ieri la sforbiciata d’onore è invece toccata a Graziano Delrio, che tuttavia si è ritrovato a rispondere alla stessa domanda posta un anno fa al suo predecessore: arriverà il prolungamento a Nord? Da ieri la Valdastico Sud è pienamente percorribile dal Polesine a Vicenza: per completare il mosaico di 54 chilometri di A31, infatti, mancava solamente il segmento di 7 chilometri dal casello di Noventa Vicentina ad Agugliaro. Dalle 17 di ieri l’autostrada corre senza interruzioni: parte da Badia Polesine, dove si innesta lo svincolo della Ss 434 Traspolesana che porta a Rovigo, e arriva fino a Torri di Quartesolo, tagliando in due anche la Bassa Padovana.

L’opera, costata 1.245 milioni di euro senza oneri a carico dello Stato, si estende naturalmente verso Nord per altri 36 chilometri, da Vicenza a Piovene Rocchette. Sei caselli, 4 chilometri in trincea, più di 3 per ponti e viadotti, la Valdastico Sud è inoltre una delle poche autostrade in Italia a contare su corsie di servizio da poter utilizzare come vie di fuga o da destinare ai mezzi dedicati alla manutenzione. L’A31 ha avuto una gestazione di almeno trent’anni, con la posa della prima pietra arrivata nel 2005. Il decennio di lavori si è concluso ufficialmente ieri e la cerimonia ha portato nel Vicentino il ministro Delrio, il governatore Luca Zaia, oltre ai presidenti di Autostrada Brescia-Padova e A4 Holding, Flavio Tosi e Attilio Schneck. Una preghiera speciale del vescovo Flavio Roberto Carraro e la benedizione di monsignor Lodovico Furlan hanno quindi solennemente inaugurato l’arteria che, a cantiere chiuso, oggi si prepara ad un’altra sfida: la prosecuzione verso Nord, fermamente osteggiata dalla Provincia autonoma di Trento. «Senza la Valdastico Nord questo investimento non ha senso», ha ribadito ancora una volta Tosi, mentre Zaia ha ricordato come «la Valdastico è lunga 130 chilometri: ne mancano 40 e siamo fiduciosi che questo atteso collegamento verso il Trentino arrivi».

Su questo fronte è apparso fiducioso anche il ministro Delrio: «In queste ore dovrebbero arrivare le nomine delle due Regioni per il comitato paritetico che affronterà la questione e che potrebbe insediarsi già la settimana prossima. Dobbiamo trovare un tracciato compatibile sotto il punto di vista paesaggistico e ambientale». Il responsabile del Ministero ha comunque ribadito che la parte Nord non riceverà alcun contributo dallo Stato, ricordando inoltre come la soddisfazione per il completamento dell’A31 e la fiducia nella prosecuzione a Nord non cozzi contro la scelta strategica del Governo di investire sulla rotaia: «Per questo mettiamo miliardi nel corridoio del Brennero e nella Torino-Lione. Dobbiamo necessariamente confrontarci con Paesi come la Germania, l’Austria e la Svizzera che non vogliono più il traffico pesante su strada. Le merci vanno indirizzate esclusivamente verso la ferrovia».

Nel folto parterre di politici e amministratori visto ieri a Noventa Vicentina, le assenze eccellenti erano quelle di parlamentari e consiglieri regionali del M5s, in aperta polemica per l’indagine che riguarda il traffico illecito di rifiuti attorno alla Valdastico Sud: «È una scelta loro, mancano ad una festa che celebra una infrastruttura di indubbia utilità per lo sviluppo del territorio», ha tagliato corto Tosi, mentre il ministro Delrio ha confermato piena fiducia nel lavoro della magistratura.

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