Ostetrica in pensione rimasta vedova giovanissima
CONEGLIANO. «Sto diventando vecchia ed è triste essere soli e poi la vita è un gran schifo».
Queste parole Paola Saporosi, ex ostetrica dell'ospedale di Conegliano oggi in pensione, le aveva scritte il 2 febbraio, sulla sua pagina Facebook. Uno sfogo pieno di dolore, confidato agli amici sul social network, il giorno del suo sessantacinquesimo compleanno. Parole che 22 giorni dopo sembrano il testamento di una vita in cui la sofferenza non è certo mancata.
Paola, soprannominata Ida dagli amici, il dolore lo conosceva bene. Il 19 febbraio del 2009 aveva perso il figlio Stefano Muser, 39 anni, avuto dal primo matrimonio, quello con Fiorenzo Muser, originario del Friuli, anche lui morto tragicamente. Fiorenzo Muser era morto a 23 anni, in seguito a un incidente in auto, avvenuto in Toscana. Nel settembre scorso la donna aveva vissuto l'ennesimo lutto: il secondo marito, Bruno Coletti, da cui era separata, morto di tumore.
Originaria della provincia di Teramo, la donna aveva vissuto per qualche anno in Svizzera, poi era tornata nella sua terra di origine, salvo tornare a Conegliano qualche tempo dopo la morte del figlio.
Alcuni dei suoi legami più forti sono rimasti in Svizzera: qui vivono il fratello Oberdan e la sorella Romana. Chi la conosceva parla di una personalità fragile. Dopo il grande lutto vissuto giovanissima vedova per la perdita del primo marito, si era legata a Bruno Coletti, tecnico radiologo dell'ospedale di Conegliano. Da lui aveva avuto due figli, Moreno e Maria Grazia, che l'aveva resa nonna.
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