Otto scalatori veneti sfidano il Manaslu

Otto esperti alpinisti partiranno il 17 aprile per scalare l’ottava cima più alta del mondo in Himalaya (8.163 metri)
L'alpinista Silvio Gnaro Mondinelli in una foto di archivio del 13 luglio 2007 sulla vetta del Broad Peak . Mondinelli, 52 anni, ha portato sul tetto del mondo l'eccellenza italiana. Il team composto anche da Abele Blanc, Marco Camadona e Michele Enzio ha raggiunto stamani la vetta dell'Everest, 8.848 metri, dal versante nord. I quattro alpinisti sono saliti senza ossigeno, affrontando l'ultimo tratto in mezzo alle nubi in una mattina di discrete condizioni meteo. "Cima tutti, insieme a Gerlinde!" Queste le poche parole inviate da Mondinelli dal Tetto del Mondo, via sms, alle 8.49 ora italiana. In Nepal, erano circa le 12.30. Il gruppo e arrivato sulla vetta insieme all'alpinista austriaca Gerlinde Kaltenbrunner. " Sono un uomo che per passione ha scelto un mestiere un po’ particolare: scalare le montagne pi alte della Terra e se siete appassionati di montagna probabilmente avrete sentito parlare di me " - si presenta cosi sul suo sito Mondinelli. Nato il 24 giugno 1958 a Gardone Val Trompia (BS), e entrato giovanissimo nella Guardia di Finanza ed e stato assegnato alla sede di Alagna Valsesia (VC), dove per anni si e occupato di soccorsi in montagna. Diventato Guida Alpina nel 1981, dopo essersi misurato con le pi impegnative salite delle Alpi, ha affrontato le prime esperienze extraeuropee. Nel 1984 ha aperto una nuova via sulla parete nord del Puscanturpa (6.090), la montagna peruviana chiamata, per bellezza e difficolta, l’Eiger del Sud America.Il Manaslu (8.156), in Nepal, e stato il primo Ottomila che ha salito, nel 1993. Il 13 luglio 2007 ha raggiunto la vetta del Broad Peak (8.047), l’ultima che gli mancava per entrare come sesto socio nel club composto dagli alpinisti che sono riusciti a salire senza ossigeno tutti gli Ottomila della terra. Nei prossimi mesi sara' impegnato nella Difficile scalata della parete nord del Gasherbrum 1, in Pakistan. DBA
L'alpinista Silvio Gnaro Mondinelli in una foto di archivio del 13 luglio 2007 sulla vetta del Broad Peak . Mondinelli, 52 anni, ha portato sul tetto del mondo l'eccellenza italiana. Il team composto anche da Abele Blanc, Marco Camadona e Michele Enzio ha raggiunto stamani la vetta dell'Everest, 8.848 metri, dal versante nord. I quattro alpinisti sono saliti senza ossigeno, affrontando l'ultimo tratto in mezzo alle nubi in una mattina di discrete condizioni meteo. "Cima tutti, insieme a Gerlinde!" Queste le poche parole inviate da Mondinelli dal Tetto del Mondo, via sms, alle 8.49 ora italiana. In Nepal, erano circa le 12.30. Il gruppo e arrivato sulla vetta insieme all'alpinista austriaca Gerlinde Kaltenbrunner. " Sono un uomo che per passione ha scelto un mestiere un po’ particolare: scalare le montagne pi alte della Terra e se siete appassionati di montagna probabilmente avrete sentito parlare di me " - si presenta cosi sul suo sito Mondinelli. Nato il 24 giugno 1958 a Gardone Val Trompia (BS), e entrato giovanissimo nella Guardia di Finanza ed e stato assegnato alla sede di Alagna Valsesia (VC), dove per anni si e occupato di soccorsi in montagna. Diventato Guida Alpina nel 1981, dopo essersi misurato con le pi impegnative salite delle Alpi, ha affrontato le prime esperienze extraeuropee. Nel 1984 ha aperto una nuova via sulla parete nord del Puscanturpa (6.090), la montagna peruviana chiamata, per bellezza e difficolta, l’Eiger del Sud America.Il Manaslu (8.156), in Nepal, e stato il primo Ottomila che ha salito, nel 1993. Il 13 luglio 2007 ha raggiunto la vetta del Broad Peak (8.047), l’ultima che gli mancava per entrare come sesto socio nel club composto dagli alpinisti che sono riusciti a salire senza ossigeno tutti gli Ottomila della terra. Nei prossimi mesi sara' impegnato nella Difficile scalata della parete nord del Gasherbrum 1, in Pakistan. DBA

VENEZIA. Otto esperti alpinisti, per metà veronesi e per metà trentini, partiranno il 17 aprile per il Nepal con l'obiettivo di scalare il monte Manaslu (8.163 metri), ottava cima più alta al mondo della catena dell'Himalaya. La spedizione, che sarà ufficialmente presentata a Verona il prossimo 12 aprile nella sede di Das, compagnia del gruppo Generali specializzata nella tutela legale, vedrà la partecipazione degli scalatori veronesi Marco Heltai, guida alpina istruttore, Mario Esposito, tecnico del soccorso alpino, Paola Finali, alpinista fotografa, Luca Montanari, guida alpina. Il gruppo di scalatori trentini è composto da Maurizio Giordani, guida alpina, Nancy Paoletto, alpinista, Sergio Martini, alpinista grande esperienza, e Walter Piazza, alpinista. Il rientro della spedizione è previsto per il 22 maggio.

Das fornirà una parte del materiale tecnico (cellulari satellitari, tende, fasce scaldacollo, ecc?) indispensabile per la riuscita dell'impresa e sarà doppiamente coinvolta, visto che l'alpinista Marco Heltai è anche un agente della compagnia veronese. Per scalare il Manaslu (il nome deriva dal Sanscrito "Manasa", che significa Montagna dello Spirito) il gruppo di alpinisti si avvarrà dei portatori del posto solo fino al campo base. Da qui alla vetta proseguirà in completa autonomia e senza l'ausilio dell'ossigeno. Il periodo scelto per la scalata è caratterizzato da poca neve e una relativa variabilità del tempo, clima ideale prima dell'arrivo dei monsoni nella stagione estiva. Il 18 aprile la spedizione sarà a Katmandu, il 25 dopo aver percorso circa 100 km di trekking e superato il Larkya La pass a 5100 mt, arriveranno a campo base Manaslu situato sul ghiacciaio ai piedi della montagna. Dal 26 in poi inizierà il grande e faticoso lavoro di preparazione dei campi alti che saranno posti a 5.400 mt, a 6400 e a 7400 mt. Il periodo di acclimatazione necessario alla spedizione per adattarsi alla quota dovrebbe terminare intorno al 12 -13 maggio. data in cui indicativamente gli alpinisti tenteranno di arrivare in cima ai 8163 mt del Manaslu. Il rientro in Italia avverrà intorno al 22 maggio.

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