Padova, adesso parlano le donne

Pregi e difetti secondo le compagne dei giocatori (e i loro bambini...)
PADOVA. A rafforzare la tesi che il Padova è un gruppo eccezionale c’è il modo in cui le mogli dei giocatori, in occasione della tradizionale cena di Natale, sono riuscite a scaldare l’atmosfera con le loro cucciolate di figli e il loro modo semplice e sereno di stare tutte insieme. Altro che veline vuote e scontate: le donne dei biancoscudati, a parità di bellezza, hanno una marcia in più, fatta di intelligenza, simpatia e ironia.


Diana Faisca, portoghese, moglie del capitano Vasco, svela subito il pregio più grande del marito: la tenacia. «Ce ne ha messa tanta per conquistarmi perché io all’inizio non ero convinta - sorride - Alla fine ho capito che era proprio lui l’uomo della mia vita. E poi è arrivata Sara...». Vasco annuisce con l’espressione del gladiatore che ha vinto la sua battaglia: «Diciamo che nella vita sono come nel calcio: finché non ottengo quello che voglio non mollo». E’ mora Diana, come la ragazza di Cani, la ragazza di Trevisan (Susan), la compagna di Flavio Lazzari (Pamela) e Nicole, 22 anni, compagna di Cesar.


Per tutta la serata la giovanissima neo mamma ha tenuto in braccio Yara, nata il giorno prima della sfida di Frosinone, agitando un sonaglio per cercare di conciliarle il sonno. «Cesar è un marito fantastico - dice - certo qualche volta mi è antipatico, ma è normale, no?». Il difensore poco più in là minaccia un pizzicotto in caso di ulteriori descrizioni negative, allora Nicole si fa più dolce: «Non posso lamentarmi, qualche volta lo metto anche a lavare i piatti e lui lo fa senza battere ciglio». Cesar ride. «Certo - puntualizza il carioca - è più semplice lavare i piatti che fare il terzino, visto che io sono un centrale!».


Sono bionde la morosa di Gianluca Giovannini (Tatiana) e le mogli di Andrea Cano (Monia), Bogdan Patrascu (Roxana) e Andrea Soncin (Irene). La compagna di una vita del portiere della promozione (13 anni insieme) così descrive SuperCano: «E’ dolcissimo, affettuoso, e un po’ lunatico. A casa poi faccio tutto io, lui proprio...». Ma non c’è spazio per altri difetti perché irrompe Giorgia, 5 anni che, saltando in braccio a papà, dice la sua: «Papà è il numero uno!». E chiuso.


Anche Irene e Andrea Soncin hanno una bambina, Sofia, la fotocopia del padre. «Sì, ma con i capelli della madre però!», si affretta a precisare Irene, veneziana di Marghera. «Battute a parte, Sofia è identica al padre in tutto e per tutto. E’ una peperina». Peperino Soncin? Ma se sembra così tranquillo. «Sembra, in realtà dietro a questa apparenza si nasconde un carattere fortissimo ed è pure permaloso. E’ stata la sua aria misteriosa a conquistarmi quando frequentavamo a Venezia il liceo scientifico tanti anni fa».


E’ proprio vero che dietro ad un grande uomo si nasconde sempre una grande donna. E allora questo Padova non può che essere fenomenale visto che, oltre alle mogli dei suoi giocatori, una donna bella e brava, la vicepresidente Barbara Carron, la tiene pure nella stanza dei bottoni. E chi ci batte?

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