Padova, avvocato si suicida impiccandosi nel box della doccia
Vincenzo Antonio Colelli, stimato avvocato civilista, si è impiccato nella doccia della sua abitazione in via del Santo 41. A trovare il corpo dell'uomo sono stati due colleghi. Dopo Luca Fontana, 40 anni, morto suicida il 20 novembre, si tratta del secondo lutto in due mesi nel mondo dell’avvocatura padovana

Via del Santo
PADOVA.
Da qualche settimana faticava finanche a salutare i colleghi quando li incrociava per strada. Ieri, in tarda mattinata, alcuni di loro l’hanno trovato impiccato nella doccia della sua abitazione in via del Santo 41. Nuovo lutto nel mondo dell’avvocatura padovana. Si è ucciso Vincenzo Antonio Colelli, 39 anni, originario di San Pietro Vernotico (Brindisi), ma ormai padovano di adozione, stimato avvocato civilista. A trovare il corpo in bagno, dentro il box della doccia, sono stati due colleghi, preoccupati perché Vincenzo ieri mattina non si era fatto vedere in studio.
Puntuale, preciso, ma allo stesso tempo allegro ed espansivo, proprio perché negli ultimi tempi era diventato torvo, i colleghi hanno pensato che gli potesse essere accaduto qualcosa. Un presentimento condiviso dalla proprietaria dell’appartamento dove si era trasferito il professionista. Anche la donna, infatti, Gianna Olivieri, quando si è trovata di fronte i due avvocati ha pensato al peggio. Sul posto è arrivato anche un equipaggio delle Volanti della questura per il sopralluogo, insieme al medico legale. Esclusa qualsiasi ipotesi dolosa.
MOVENTE OSCURO.
Vincenzo Colelli, divorziato da tempo, viveva da solo in via del Santo 41. Non ha lasciato biglietti. E per ora il suo gesto resta un mistero, tanto quanto quello di un suo collega, Luca Fontana, 40 anni, che si è impiccato alla scala a chiocciola della sua casa il 20 novembre scorso. L’unica spiegazione si lega al fatto che ultimamente Vincenzo Colelli si era chiuso in se stesso. Ma chi lo conosce dice che non aveva né problemi sentimentali, né di soldi, né tanto meno di salute. Tempo fa aveva sofferto per la morte di una sorella.
Vincenzo Antonio Colelli era molto conosciuto nel mondo degli avvocati padovani. Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Bologna, l’uomo aveva trovato l’amore e lavoro nella città del Santo. Da tempo, tuttavia, si era separato dalla moglie Nadia e diceva a tutti di essere di single. Dopo la pratica nello studio legale di Laura Bergamo, Vincenzo Colelli aveva iniziato a lavorare nello studio dell’avvocato Fabrizio Seno in piazzale della Stazione 8. Il suo settore erano i casi legati all’infortunistica stradale.
I TESTIMONI.
«Il corpo è stato rinvenuto da due suoi colleghi. Sono stati loro ad entrare nell’appartamento ed a lanciare l’allarme». Gianna Olivieri, la proprietaria dell’appartamento, ieri non aveva voglia di rispondere al citofono: per lo choc si è chiusa nel suo appartamento al terzo piano della palazzina al civico 41 di via del Santo. Sotto di lei viveva l’avvocato Colelli. Gianna Olivieri, quando ha visto i due colleghi del giovane, ha avuto un brutto presentimento.
Così ha dato loro le chiavi ed è rimasta sul pianerottolo ad aspettare. Pochi istanti dopo è stata informata della tragedia. La donna è la proprietaria del negozio di pelletteria ed accessori «Giapa», sempre in via Del Santo. Negozio che ieri è rimasto aperto grazie ad una amica della donna che si è offerta di sostituirla.
Nel frattempo un altro quarantenne si è tolto la vita negli ultimi tempi. Oltre a Fontana e a Colelli, un altro giovane si è tolto la vita in un appartamento vicino al Santo: lo ha fatto per una questione legata all’affido del figlio dopo la separazione.
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