Padova, balla la lap dance in stradaper attirare i clienti. Denunciata

Una diciannovenne prostituta di origine rumena usava il palo dell'illuminazione pubblica nella rotonda fra via Avanzo e via Stradivari. E' stata denunciata per atti contrari alla pubblica decenza
PADOVA. Ha applicato grossolanamente al suo «business» alcune regole base del marketing: per attirare i clienti aveva deciso di ballare la lap dance sul palo della luce della rotonda fra via Avanzo e via Stradivari. Ma non si è accorta, fra un abbagliante e l’altro, che stava arrivando una Volante della questura. I cui lampeggianti accesi erano tutt’altro che cenni di apprezzamento. Gli agenti, infatti, hanno interrotto lo spettacolo improvvisato sotto le stelle e hanno accompagnato la giovane, 19 anni, arrivata da poche settimane dalla Romania, in questura, dove è stata denunciata per atti contrari alla pubblica decenza. Lei, a quanto sembra, non se l’è presa più di tanto. C’è chi giura: tornerà.


La ragazza è stata avvistata domenica sera da più di un automobilista. Aveva trasformato un buio angolo dell’Arcella in un appartato club di lap dance a cielo aperto. Più di qualcuno, passando da quelle parti, ha sicuramente alzato il piede dall’acceleratore per qualche istante, prima riprendere la strada di casa. Lei, spregiudicata, non solo si mimava di contorcersi attorno al palo della luce, ma ostentava, alzando con la mano la micro-minigonna che copriva poco o nulla. D’altra parte, chi l’ha vista, ha detto che aveva un «giubbino di pelle nera e un vestitino-ino-ino, attillato nero, che finiva dove incominciavano le gambe». Insomma, poco veniva lasciato all’immaginazione. Il resto con i soldi in contanti.


La giovane non era mai stata fermata dalla polizia. In questura non avevano né i suoi dati, né le sue impronte. Dopo la denuncia se n’è tornata a casa, ospite di qualche conoscente. Forse rimarrà in città per un po’. Forse no. Purtroppo non è la prima e non sarà l’ultima giovane straniera dell’Est reclutata dalla malavita per prostituirsi lungo le strade di Padova. Alcune arrivano in Italia con l’inganno, pensando di trovare un lavoro come colf o badanti. Altre, invece, sanno più o meno cosa le attende, ma povertà e degrado sociale le hanno da tempo messe spalle al muro.


Quello della prostituzione è un fenomeno che nonostante gli sforzi non accenna a diminuire. Non bastano le retate (almeno due volte alla settimana la questura raccoglie le ragazze soprattutto all’Arcelle e a Pontevigodarzere). Non bastano le multe dei vigili urbani ai clienti. Nelle ultime tre estati, quello delle lucciole in strada si è sempre trasformato in una vera e propria emergenza, con polemiche e blitz.

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