Padova: ecco Bruno, il cane che viaggia sul bus con sconto per dipendenti
Bruno ogni mattina accompagna la sua padrona al lavoro su un bus della Sita. Il suo abbonamento mensile? Quarantaquattro euro anziché cinquantasei

Bruno un suo record personale lo ha già stabilito. E’ l’unico cane in Italia (certamente della provincia di Padova) a godere dello status di «accompagnatore di lavoratore dipendente». Bruno, un meticcio di 13 mesi di mamma razza shitzu e padre razza vattelapesca, ogni mattina accompagna la sua padrona al lavoro viaggiando su un bus della Sita.
La padrona di Bruno, Meda Sordu, rumena di 34 anni, sposata, vive a Villanova di Camposampiero e lavora come commessa da Tattoo, l’elegante negozio di regali e articoli per la casa di via Altinate, gestito da Gabriella Baggini. E’ stata proprio la signora Baggini a regalare Bruno a Meda e a consentirle di portarlo in negozio. E’ figlio della sua cagna Shitzu che spesso e volentieri fa capolino in negozio (la signora abita al piano di sopra). Meda Sordu e il suo cane, tutti i giorni, alle 8,27 di mattina salgono sul bus della Sita per piazzale Boschetti e ritornano a Villanova con il pullman delle 19,27.
FOTO
Lei intabarrata con sciarpa e cappotto, lui infilato nel «trasportino», una borsa imbottita (completa di museruola) che gli permette di restare con la testa fuori a guardare il mondo che lo circonda. Entrambi hanno l’abbonamento mensile: 44 euro. Tariffa che la Sita applica soltanto ai lavoratori dipendenti che sottoscrivono un contratto allegando la busta paga. Bruno viaggia con tariffa agevolata pur non avendo alcuna busta paga: questo perché dopo un consulto i responsabili della biglietteria dell’azienda di trasporti hanno deciso di concedere alla donna uno sconto di 12 euro. E nell’abbonamento, per non sbagliare, hanno scritto: «animale accompagnatore di lavoratore dipendente». Un privilegio che non consente comunque a Bruno di occupare un posto a sedere. Lui si accomoda sulle ginocchia di Meda oppure, se dorme, sotto il sedile.
Lo sconto è stato applicato dopo che Meda Sordu aveva preso una multa perché Bruno era stato «pizzicato» dal controllore senza biglietto (sanzione di 52,30 euro), ma soprattutto si era presentata in amministrazione stufa di pagare 4,60 euro al giorno per farsi accompagnare al lavoro dal piccolo Bruno. All’inizio sembrava che non ci fosse nulla da fare: poi l’hanno accontentata.
Ma a quanto pare lo sconto non basta. Meda Sordu ha deciso di combattere una battaglia di principio. Non per i soldi, ma per consentire agli amanti dei piccoli «amici a quattro zampe» di poter viaggiare sui bus della Sita senza sottoporsi a salassi.
«Non so se faccio bene o male - sorride Meda - non vorrei che dopo che verrà letto l’articolo debba procurarmi una bici per recarmi al lavoro. Ma chi non rischia non ottiene nulla. Anche perché io non contesto il fatto che gli animali debbano o meno pagare il biglietto del bus o l’abbonamento. Credo però che, come per i bambini o per i bagagli, l’età e l’ingombro debbano fare la differenza. Perché il mio Bruno deve pagare come un alano?».
v Bruno nel frattempo non sembra badare troppo agli affanni degli umani. Osserva l’obiettivo del fotografo con curiosità tutta canina, gioca con un cartone che pochi istanti prima conteneva un vaso di porcellana, e si alza sulle due zampe felice appena Meda tira fuori dalla tasca un biscotto grande come una bistecca.
Argomenti:animali
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video