Padova, la festa della Lingua di Sant'Antonio

L’amore, il perdono e la pace. Sono state parole impegnative quelle nell’omelia di monsignor Diego Giovanni Ravelli, delegato pontificio della Basilica del Santo, alla celebrazione della “Festa della Lingua”. Un rito religioso, ma molto legato alla cultura popolare padovana, che omaggia il prodigio della scoperta della lingua intatta di Sant’Antonio, avvenuta 759 anni fa, 32 anni dopo la morte del patrono padovano. L’appuntamento principale è poi quello della processione della reliquia sacra, la ricorrenza antoniana più importante dopo la solennità del 13 giugno. E al termine delle funzioni è stato possibile effettuare donazioni alle popolazioni colpite dalla guerra «in Terra santa», ossia ai civili israeliani e palestinesi.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova