A Padova è in vendita un negozio con cucina e camera da letto
Annuncio online di un’agenzia immobiliare: è commerciale, non si può trasferire la residenza. Richiesta di case in aumento e prezzi in crescita, così ogni spazio diventa opportunità di alloggio
![Una visuale del negozio di via Sarpi](https://images.mattinopadova.it/view/acePublic/alias/contentid/1gg7laxq5h3sye1j3vy/0/loft3.webp?f=16%3A9&w=840)
È un negozio, con tanto di vetrine e saracinesca automatizzata. Eppure a osservare le foto diventa palese che non si tratti di una soluzione pensata per il commercio. C’è il divano e una tv in un salottino con arredamento di buon gusto. C’è un cucinino, con fornelli elettrici e lavello. Un bagno, un ripostiglio. E persino una camera da letto con tanto di armadi. Insomma, non serve girarci intorno: si tratta di un mini appartamento.
È sul web un annuncio che, a osservarlo bene, rende ben chiara la situazione di emergenza abitativa che sta vivendo la città di Padova.
Una città che fatica a dare spazi ai tanti studenti, lavoratori e famiglie che cercano un posto da poter chiamare casa. Dove la richiesta di immobili è alta, e i prezzi – secondo le più logiche leggi di mercato – salgono di conseguenza. E dove ogni spazio è trasformato (o reinventato) in alloggio. Come nel caso del “negozio” in vendita in via Fra’ Paolo Sarpi, a due passi dalla stazione, dai Giardini della rotonda, e da piazza Mazzini. E letteralmente al civico accanto alla sala comunale dove si riunisce la Commissione consiliare sull’edilizia privata.
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L’annuncio in questione, pubblicato su una nota piattaforma immobiliare, è chiaro: «Trattasi di negozio, non può essere residenziale». Le prescrizioni sono trasparenti, sebbene le foto potrebbero indicare tutt’altro. Perché ci sono un divano, una cucina e un ripostiglio in uno spazio commerciale? E come dimenticare il letto matrimoniale nel soppalco dal soffitto un po’ claustrofobico?
La risposta è in parte già detta. Si tratta infatti di un loft, ossia di una ex bottega convertita in spazio abitativo. Sebbene in questo caso non sia stata modificata la destinazione commerciale.
L’unico intoppo (oltre ad avere una saracinesca in alluminio anodizzato per persiana) sta nel fatto che a decidere di viverci (solo per brevi permanenze) non si potrebbe trasferire la residenza.
Questione non da poco, che si riflette nel prezzo: per 33 metri quadrati commerciali il prezzo è di 45 mila euro. Un simile appartamento, residenziale però, nella stessa zona costerebbe tre volte tanto. E infatti il venditore di un’agenzia immobiliare di Vigonza chiarisce: «L’attuale proprietario per proprio uso l’ha adibito a studio». E ancora: «Luminosissimo», certamente grazie alle ampie vetrine con tanto di tapparelle (per proteggere l’intimità degli inquilini). Chiarendo poi che la soluzione è «particolarmente interessante per chi necessita per lavoro di avere un appoggio vicino al centro della città e alla stazione».
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Una soluzione pratica, che risponde a esigenze specifiche. Ma sottolinea anche la difficoltà di reperire spazi residenziali idonei nella città del Santo. Forse per motivi diversi, ma sicuramente in sintonia con il problema, è la scoperta di un mini hotel abusivo i primi giorni di quest’anno in un edificio di passaggio Gaudenzio.
Luogo in cui erano state ricavate 16 camere, scoperte dai tecnici del Comune. E tra i fenomeni più diffusi c’è anche quello dei frazionamenti di unità abitative più grandi: anche in questo caso ci sono regole ferree: il limite minimo imposto dal Comune è di 45 metri quadrati per unità.
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