Paolo Noventa: «Mi rivolgo a voi che la odiavate»

La commovente lettera del fratello di Isabella alla fiaccolata cui hanno partecipato 500 persone
TOME - FOTO PIRAN - ALBIGNASEGO - LETTERA PAOLO NOVENTA
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ALBIGNASEGO. Cinquecento persone a portare la propria solidarietà a Isabella Noventa e alla sua famiglia. Ieri sera la fiaccolata organizzata dai cittadini di Albignasego, il paese dove viveva la segretaria di cinquantacinque anni per il cui omicidio si trovano in carcere Freddy Sorgato, la sorella Debora e la tabaccaia Manuela Cacco, ha raccolto la partecipazione di tutti. Famiglie, bambini, anziani. Persone che conoscevano Isabella ma anche persone che sono rimaste semplicemente colpite da una vicenda così drammatica. Tutti insieme in nome di Isabella, ma non solo.

Fiaccolata per Isabella, la commozione del fratello Paolo

Durante la fiaccolata infatti è stato ricordato anche Rosario Sanarico, il poliziotto sommozzatore di La Spezia mancato tragicamente nella ricerche del corpo della donna sul fiume Brenta. In prima linea il fratello di Isabella, Paolo Noventa sostenuto dal figlio Nicolò e dall’avvocato Gian Mario Balduin. Paolo ne ha approfittato della serata per leggere davanti alle centinaia di fiaccole accese una toccante lettera rivolta proprio alla sorella: «Cara Isabella nel corso della mia vita mai neppure un momento ho immaginato la mia esistenza senza di te. Davo per scontato che tu ci fossi, che eri la sorella che il destino mi aveva generosamente posto accanto. Una sorella preziosa, solerte, discreta». E a questo punto Paolo non è più riuscito ad andare avanti. Il suo viso si è fatto cupo, dai suoi occhi hanno iniziato a scendere copiose lacrime.

A continuare la lettura è andato avanti l’avvocato Baluin, che dopo aver letto quanto a Paolo mancherà Isabella è passato a rivolgersi direttamente a Freddy:«Mi rivolgo a chi sa a chi ha voluto che il tuo corpo non fosse più tra noi. A voi che odiavate Isabella, a voi che avete avuto la freddezza disumana di toglierle il respiro, a voi che per ultimi avete atteso che il suo cuore cessasse di battere, a voi mi rivolgo soprattutto a nome della mia disperata mamma Ofelia. Ridateci il suo corpo, dateci la possibilità di incontrarci per piangerlo. Con Isabella ci avete tolto tutto, la speranza di avere il suo corpo no». I presenti si sono sciolti in un rumoroso applauso. Presenti alla fiaccolata anche i rappresentanti dell’associazione Penelope, associazione nazionale delle persone scomparse, il parroco della chiesa dei Ferri Don Alessandro, il sindaco di Albignasego Filippo Giacinti e i membri del Centro Veneto Progetti Donna. Quest’ultimo (onlus che offre sostegno a donne in difficoltà, coinvolte in situazioni di violenza e maltrattamento) fino a martedì raccoglierà fondi in nome di Isabella a sostegno di donne in difficoltà, coinvolte in situazioni di violenza e maltrattamento. La lettera letta da Paolo e dall’avvocato invece verrà consegnata agli avvocati di Freddy. La speranza è quella che l’appello susciti qualcosa nel ballerino che lo faccia finalmente parlare.

 

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