Protesta in Veneto: «Lasciateci incontrare gli anziani nelle Rsa»

Parenti esasperati dai divieti: «Loro sono vaccinati, noi pure». Inascoltati gli appelli a Zaia e Lanzarin: sabato le proteste

VERONA. Le vaccinazioni di anziani e operatori delle case di riposo sono iniziate a gennaio. Eppure, nonostante l’elevatissima percentuale di anziani vaccinati, la stragrande maggioranza delle case di riposo continua a essere impermeabile al mondo esterno.

In particolare, le visite dei parenti continuano a essere proibite, o estremamente limitate, con la sola eccezione di quelle motivate dal fine vita. L’associazione Diana ha organizzato a Verona un presidio – in programma sabato alle 10 in piazza Bra, a Verona, davanti al municipio – per chiedere il ripristino delle visite dei familiari nelle Rsa.

«Chiediamo rispetto. A vaccinazione completata, è urgente consentire l’accesso dei familiari nelle strutture socio-assistenziali, per la salute psicofisica dei loro cari» spiegano dall’associazione. Per questo, la Onlus a fine marzo ha inviato una lettera al governatore Zaia, all’assessora Lanzarin e ai vertici dell’Usl 9 veronese, chiedendo la stesura di un protocollo post vaccinale, «che consenta la riapertura, anche parziale, dei centri servizi».

Era stata la stessa assessora Lanzarin, oltre un mese fa, a promettere un intervento sulla questione. Spiegano dall’associazione: «Non ci sono evidenti motivi scientifici che giustifichino per sé soli, una volta terminata la campagna vaccinale nelle strutture, il limitare o l’impedire gli accessi. In Italia, la circolare ministeriale del novembre 2020 che invitata gli enti gestori a favorire l’incontro con i parenti per non fare morire di solitudine i sopravvissuti al Covid è caduta nell’indifferenza e la somministrazione del vaccino non ha mutato le prospettive. Anzi, alcune strutture non concedono neppure le visite protette».

Per questo la Onlus chiede l’adozione di un protocollo uniforme, «che consenta la riapertura, post vaccinazione, delle strutture residenziali».

Oltre a questo, la proposta di vaccinare un “caregiver” per ogni ospite. La manifestazione trova l’appoggio del Pd regionale, nelle voci di Anna Maria Bigon e Andrea Zannoni: «Diamo la possibilità agli anziani delle Rsa di poter vedere i propri parenti, in sicurezza. Sono stati vaccinati praticamente tutti, come gran parte del personale socio-sanitario.

In alcune strutture sono ammesse visite lampo, cinque minuti di orologio, in altre è ancora vietato. La Regione predisponga un protocollo unico, evitando che ognuna vada per conto proprio. Non si capisce perché ci siano restrizioni anche nei confronti di familiari con tampone negativo e mascherina, o addirittura vaccinati».

Una manifestazione della stessa natura si svolgerà sabato anche a Padova, alle 10 in piazza Cavour, promossa dall’associazione Anchise. —



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