Rapina da un milione al furgone portavalori

PREGANZIOL. Un commando di almeno quattro banditi è entrato in azione nel primo pomeriggio a Preganziol (Treviso), nella zona del centro commerciale dell’Iperlando e hanno assaltato un furgone portavalori della Civis. I rapinatori hanno preso in ostaggio l’autista e lo hanno costretto, sotto la minaccia di una pistola, a dirigere il furgone in una zona isolata vicina, a poche centinaia di metri dall’ipermercato. Lì, indisturbati, hanno svuotato il furgone e sono fuggiti a bordo di un’Afa grigio metallizzato in direzione del Terraglio. Ingente il bottino: si parla di una cifra superiore al milione di euro. La guardia giurata presa in ostaggio è stata portata in stato di choc all’ospedale. Nel pomeriggio il vigilante è stato dimesso. Polizia e carabinieri si sono subito attivati per dare la caccia al commando, forse di italiani. Professionisti del crimine, che conoscevano orari e spostamenti del portavalori e che hanno studiato a tavolino il piano e la via di fuga.
Ore 13.40: inizia l’assalto. Sono le 13.40 quando il portavalori della Civis arriva di fronte all’Iperlando di via Europa a Preganziol. A bordo ci sono due guardie giurate: C.M., 53 anni, e G.S., 37 anni. Il primo scende ed entra nell’esercizio commerciale per ritirare il plico con l’incasso. L’altro, invece, resta nel furgone. È in quel momento che inizia l’assalto. Un bandito, travisato al volto con una calzamaglia, appoggia sul parabrezza del portavalori un paio di candelotti di dinamite, forse fasulli, per convincere l’autista ad aprire il furgone. Alla vista dei candelotti, G.S. si sente in pericolo ed è costretto ad aprire. Il bandito sale a bordo del furgone e, armato di pistola, intima all’autista del portavalori di prendere la strada che passa sul retro dell’Iperlando. Poche centinaia di metri ed il portavalori viene fermato in via Spinelli, davanti alla Casa del Materasso.
Un blitz di quattro minuti. È a quel punto che entrano in azione i complici, tre o forse quattro banditi, che in auto avevano seguito il furgone. Mentre il vigilante viene immobilizzato, i banditi razziano i sacchi di denaro prelevati durante il giro da banche ed esercizi commerciali. Il bottino potrebbe superare il milione di euro. Il blitz dura esattamente quattro minuti. I banditi salgono su un’auto, probabilmente Alfa grigia rubata, e fuggono verso il Terraglio.
Scatta l’allarme. Nel frattempo la guardia giurata che era entrata nel centro commerciale dell’Iperlando per prendere il plico con i soldi, uscendo si accorge che il furgone portavalori non c’è più. Capisce subito che è successo qualcosa e chiama la centrale della Civis che, grazie al satellitare, sa indicare dove si trova il furgone. Quando il vigilante percorre quelle poche centinaia di metri che separano l’entrata dell’Iperlando da via Spinelli, la rapina è finita. Il vigilante trova il collega a terra, accanto al furgone. È in stato di forte choc. Si dice che, durante la rapina, sia stato colpito al volto con un pugno. Passano pochi minuti ed il piazzale di via Spinelli si riempie di pattuglie della polizia e dei carabinieri. G.S. poi viene caricato in ambulanza e trasportato al pronto soccorso del Ca’Foncello di Treviso, mentre l’altra guardia giurata viene portata in questura per essere sentita. G.S. ricoverato per un forte stato d’ansia e di stress viene dimesso nel pomeriggio, poco dopo le 16. Anche lui, poi, viene ascoltato in questura, dove gli agenti della squadra mobile, coordinati da Enrico Biasutti, hanno avviato la caccia al commando.
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