Referendum per abrogare le aperture festive

VENEZIA. È stata depositata in Consiglio regionale la richiesta di referendum popolare per abrogare la norma statale che ha completamente liberalizzato aperture e orari del commercio e che consente...
CONSIGLIERE REGIONALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA AL CENTRO SOCIALE RIVOLTA
CONSIGLIERE REGIONALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA AL CENTRO SOCIALE RIVOLTA

VENEZIA. È stata depositata in Consiglio regionale la richiesta di referendum popolare per abrogare la norma statale che ha completamente liberalizzato aperture e orari del commercio e che consente alla grande distribuzione di aprire la domenica e durante molte festività. La proposta, primo firmatario Pietrangelo Pettenò (Sinistra veneta, è stata sottoscritta anche dai capigruppo di Lega, Pdl-Nuovo centrodestra, Udc, Unione Nordest e da Bortolussi. La Costituzione riconosce anche ai Consigli regionali (almeno 5) la prerogativa di proporre referendum abrogativi e pertanto l’assemblea legislativa del Veneto esaminerà nelle prossime settimane il medesimo quesito proposto dalla legge di iniziativa popolare di Confesercenti -sostenuta anche dalla Conferenza episcopale italiana- con il quale si intende abrogare le norme che hanno sottratto alle Regioni ogni possibilità di regolamentare il settore. «Il Consiglio regionale dell'Abruzzo ha già approvato all’unanimità a fine dicembre la richiesta di referendum», dichiara Pettenò «mi auguro che l’assemblea legislativa del Veneto faccia altrettanto per porre fine ad una liberalizzazione selvaggia e riportare la competenza legislativa in materia di orari e di organizzazione delle attività commerciali in capo delle Regioni».

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