Salta in aria deposito di fuochi artificiali

Esplosione nella Bassa Padovana: boato sentito a una decina di chilometri. Il proprietario scappa in tempo e si salva
Di Francesca Segato
Segato, AG. ZANGIROLAMI, 24 Ago 15 Scoppio di un deposito di petardi / fuochi artificiali in via Vascon a Megliadino S. Vitale. Nella foto: così si e' presentata la zona dell'esplosione Ph. Zangirolami
Segato, AG. ZANGIROLAMI, 24 Ago 15 Scoppio di un deposito di petardi / fuochi artificiali in via Vascon a Megliadino S. Vitale. Nella foto: così si e' presentata la zona dell'esplosione Ph. Zangirolami

MEGLIADINO SAN VITALE. Un boato potentissimo, che ha fatto tremare i vetri delle case e si è sentito a più di una decina di chilometri di distanza. Una colonna di fumo bianco che si è levata nel cielo. E poi scoppiettii per una quarantina di minuti, uno spettacolo diurno di fuochi d’artificio, a sorpresa e decisamente poco gradito, nella campagna appena fuori il centro di Megliadino San Vitale, nella Bassa Padovana. Ha provocato molta paura, ma per fortuna senza causare feriti, l’esplosione che si è verificata ieri poco dopo mezzogiorno, in via Vasco, nel magazzino operativo della Pirotecnica Cucco di Saletto, di proprietà di Andrea Cucco, quarantunenne residente a Saletto e titolare anche di altri due magazzini, uno a Saletto e un altro a Megliadino San Vitale.

La deflagrazione, accompagnata da un incendio, ha devastato il magazzino di fuochi d’artificio. Il primo ad accorgersi che qualcosa non andava, appena in tempo per mettersi in salvo, è stato proprio il titolare, Cucco, che verso mezzogiorno di ieri si trovava sul posto per effettuare alcune operazioni di carico e scarico da un furgone. A un certo punto, quando ha aperto la porta del magazzino ed era in procinto di entrare, ha visto all’interno del deposito una fiammella che si levava. Immediatamente si è allontanato, ben consapevole dei rischi che si corrono in casi come questi. E per fortuna: pochi istanti più tardi si è verificata una potente esplosione, data dallo scoppio del primo fuoco d’artificio, che a catena ha fatto deflagrare tutti gli altri presenti all’interno del magazzino. Nel magazzino (assicurato) c’erano 1200 chili di fuochi d’artificio: in base alle autorizzazioni poteva stoccarne fino a 5.000. Il boato è stato potente: è stato avvertito non solo in paese, ma anche in tutti i Comuni del circondario, fino a Montagnana, Legnago, Ospedaletto Euganeo, per un raggio di oltre dieci chilometri. Lo scoppio ha fatto naturalmente tremare i vetri delle case vicine e si sarebbero segnalati anche alcuni vetri rotti in qualche abitazione del paese. Dopo la prima potente deflagrazione, fino alle 12.40 si sono susseguiti altri micro-scoppi, man mano che i giochi pirotecnici venivano raggiunti, per il cosiddetto “effetto simpatia”.

È scoppiato un incendio che si è però limitato al magazzino, facendone volar via il tetto, con solo poche piccole macchie isolate nel campo vicino, dove il fuoco per fortuna non è riuscito a propagarsi. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco da Este, Padova e Abano Terme, con due autopompe, un’autobotte e due campagnole, per un totale di 16 uomini impegnati, coordinati dal funzionario Luigi Barbiero. Sono intervenuti anche i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Este e delle stazioni di Santa Margherita d’Adige e Montagnana, oltre alla Polizia Megliadina. I vigili del fuoco hanno lavorato fino alle 15 per la messa in sicurezza e per tutto il lasso di tempo via Vascon è stata chiusa al traffico. Oltre al deposito distrutto, l’esplosione ha danneggiato pesantemente l’auto del titolare, una Mercedes, un furgone Mercedes Sprinter e in misura minore un altro furgone. Il titolare si è recato da solo al pronto soccorso, ma ha riportato solo una scottatura a una gamba. L’area è stata posta sotto sequestro dalla Procura di Rovigo che conduce le indagini di rito.

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