Santini, dalla Cisl al Senato ci ha rimesso 20 mila euro

Le dichiarazioni dei redditi 2014 dei parlamentari che sono stati eletti in Veneto In ascesa le entrate dei parlamentari Cinque Stelle. Zan ha acquistato un alloggio
Di Claudio Baccarin
BARSOTTI - INCONTRO PRIMARIE PD. ALESSANDRO ZAN, FRANCESCO FIORE, IVO ROSSI
BARSOTTI - INCONTRO PRIMARIE PD. ALESSANDRO ZAN, FRANCESCO FIORE, IVO ROSSI

PADOVA. Ma chi l’ha detto che ad entrare in politica ci si arricchisce? Non bastasse l’esempio di Matteo Renzi, che nell’anno del passaggio da sindaco di Firenze a presidente del Consiglio ci ha rimesso più di 46 mila euro (da 145.272 a 98.961 euro d’imponibile), la dichiarazione dei redditi 2014 di Giorgio Santini dimostra che l’impegno parlamentare non rimpingua automaticamente il conto in banca. Il sessantenne senatore del Partito democratico ha infatti certificato per il 2013 (il primo anno trascorso sui banchi di Palazzo Madama) un imponibile di 91.192 euro. Santini dichiarava ben di più per il 2012, allorché svolgeva l’attività di segretario generale aggiunto della Cisl: ben 111.131 euro.

Fino ad oggi sono venticinque i parlamentari veneti che hanno chiesto di pubblicare, sui siti Internet di Camera e Senato, la loro situazione patrimoniale relativa al 2013.

Tra gli inquilini di Palazzo Madama, oltre a Santini troviamo Felice Casson (Pd), che in dodici mesi è passato da 124.201 a 130.672 euro. È invece significativamente aumentato il reddito di Franco Conte (Nuovo centrodestra), insegnante di Resana, che per il 2012 aveva dichiarato 32.774 euro ed è salito a 83.333.

Il barometro della situazione reddituale volge al bello anche per Mario Dalla Tor, pure lui alfaniano, che ha migliorato la sua performance: da 69.937 a 91.243 euro. Buone notizie dal commercialista anche per Giovanni Piccoli, senatore forzista di Sedico (Belluno), che ha preso l’ascensore: da 81.061 a 106.193.

E passiamo ai deputati. Sostanzialmente stabile risulta la situazione economica di Pier Paolo Baretta, veneziano, sottosegretario all’Economia, che nel 2012 aveva messo insieme 167.904 e l’anno passato si è attestato a 168.665.

Non è cambiato il reddito imponibile di Matteo Bragantini, deputato della Lega Nord, commissario del Carroccio padovano, che nel 2013 ha confermato i 98.471 euro del 2012. Restando all’ombra di Alberto da Giussano, ha invece quasi raddoppiato le sue entrate Filippo Busin, deputato di Thiene, in ascesa da 56.749 del 2012 a 105.633 del 2013.

È stato un anno positivo anche per il professor Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio: da 178.756 euro del 2012 a 214.689. L’esponente azzurro ne ha approfittato per acquistare una vettura sportiva a due posti: una Bmw Z3, usata, costruita nel 1999.

Risultano quasi tutti in ascesa i redditi dei deputati del Movimento Cinque Stelle. Silvia Benedetti, biologa padovana, è passata dai 29.083 euro del 2012 a 82.931. Francesca Businarolo, avvocato residente a Pescantina, è salita da 8.402 a 77.857 euro. Hanno preso l’ascensore anche gli introiti del deputato veneziano Marco Da Villa (da 25.062 a 85.167), della parlamentare padovana Gessica Rostellato (da 15.760 a 81.172) e della “cittadina” sandonatese Arianna Spessotto (da 10.147 a 79.634).

È riuscito a coronare un sogno Alessandro Zan, deputato eletto con Sel e ora nella componente Lbertà e diritti-Socialisti europei del Misto) che il 5 maggio 2014 ha acquistato la prima casa a Padova (quattro vani): per lui, nel 2013, un reddito di 87.342.

Ecco gli altri redditi già pubblicati: Diego Crivellari (Partito democratico) 79.150 euro; Giulio Marcon (Sinistra Ecologia Libertà) 84.107; Andrea Martella (Partito democratico) 95.381; Margherita Miotto (Partito democratico) 143.044; Michele Mognato (Partito democratico) 86.201; Delia Murer (Partito democratico) 93.925; Alessandro Naccarato (Partito democratico) 107.893; Giulia Narduolo (Partito democratico) 78.967; Oreste Pastorelli (Misto Psi-Pli) 86.552; Davide Zoggia (Partito democrartico) 96.004.

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