Scontro frontale fra due automuore Varotto (Real Padova)

Dopo una gita in montagna, in comitiva su due auto, tredici padovani stavano tornando a Salisburgo: su una vettura gli adulti, sull’altra sei ragazzi fra i 15 e i 17 anni con il papà di uno di loro alla guida. In una curva la station wagon dei ragazzini ha invaso la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con un’auto austriaca; il conducente, Stefano Varotto, 53 anni, insegnante all’Iti Meucci di Cittadella, è morto sul colpo, ferita in modo grave l'austriaca che guidava l'altra auto. In condizioni disperate uno dei ragazzi, Enrico Menon, 16 anni, studente del liceo Cornaro. Gravi altri sei ragazzini, compreso un austriaco. In lutto la Polisportiva Real Padova: Varotto era il presidente, il suo funerale dovrebbe essere martedì 26 agosto; Menon è un giovanissimo allenatore della società
Dopo una giornata tra paesetti e montagne, tutti assieme in un allegro gruppone, i tredici padovani stavano tornando a Salisburgo divisi in due auto. In una gli adulti, nell’altra sei ragazzi (tutti tra i 15 e i 17 anni) con alla guida il papà di una di loro. Una curva, la Opel Zafira station vagon va dritta invadendo completamente la corsia opposta nel momento in cui sta arrivando un’auto. Un malore, un colpo di sonno o chissà. Qualche frazione di secondo per una tragedia che si è rubata una vita e altre tre ne ha messe a rischio. Lo scontro è stato tremendo, le lamiere delle due auto accartocciate assieme: Stefano Varotto, 53 anni, padovano, insegnante, che guidava, è morto sul colpo. In condizioni disperate uno dei ragazzi, Enrico Menon, 17 anni a dicembre, studente del Cornaro. Grave, in prognosi riservata, G.T., 17 anni, che è stato subito sottoposto a intervento chirurgico: i medici sono ottimisti. Feriti ma non in pericolo di vita gli altri quattro giovani, un terzo maschio e tre femmine compresa M., 16 anni, figlia di Varotto, che ha avuto un braccio fratturato.


Ricoverata in gravi condizioni in ospedale la donna austriaca di 46 anni che si è trovata davanti la Zafira impazzita: con lei c’era il figlio di 13 anni che è già stato dimesso. I due ragazzi padovani più gravi sono stati trasferiti in una clinica universitaria specializzata in neurochirurgia mentre gli altri feriti sono ricoverati nell’ospedale Ukh sempre a Salisburgo.


Stefano Varotto, docente di italiano e storia all’istituto tecnico industriale Meucci di Cittadella, abitava a Padova in via Bellarmino 7, ed era presidente della Polisportiva Real Padova (calcio e pallavolo) che fa capo alla parrocchia di Cristo Re. Impegnato nell’Azione cattolica, in ottimi rapporti personali con il vescovo, era un punto di riferimento anche al Meucci per la sua disponibilità e generosità.


Con lui, partiti sabato 16 agosto per quella maledetta prima vacanza fuori dall’Italia, c’erano la moglie Monica Cinetto, la figlia M. (altri due figli più grandi erano rimasti a Padova, una dei quali appena diventata mamma), la sorella Mariangela Varotto con il marito, la figlia di 16 anni e un’altra ragazzina; c’erano poi Enrico Menon, diciassette anni in dicembre, studente del liceo Cornaro, animatore del Grest, promettente e noto allenatore dei pulcini nella squadra Real Padova e figura tra le più note nell’ambiente dell’associazionismo, che sta passando queste ore con la vita aggrappata alla disperata speranza dei suoi genitori; G.T., 17 anni, residente in via Volpi, anche lui tesserato nel Real Padova giovanile (è in prognosi riservata) e un altro coetaneo. Tutti facevano parte, a vario titolo, della Polisportiva presieduta da Varotto.


Una vacanza a Salisburgo, alla scoperta della città e delle bellissime montagne del distretto di Pongau, nel cuore delle Alpi. Martedì erano andati in gita in montagna e alle 18.40 stavano tornando: Varotto e i sei ragazzi nella Zafira station-vagon che è omologata per cinque passeggeri ma, dopo apposito collaudo, può essere dotata di due strapuntini dietro e quindi portare sette persone. Davanti viaggiava la macchina dei genitori, dietro quella di Varotto. L’incidente è successo sulla B311, strada immersa nel bosco che collega il piccolo paese di St. Johann in Pongau con il più grande centro di Schwarzach, e che stavano percorrendo per rientrare a Salisburgo. Un tremendo schianto, poi il silenzio. Rotto dai cigolii e dagli schiocchi dei pezzi di lamiere. I lamenti dei feriti. L’orrore della moglie di Varotto e degli altri che accorrono. Sul luogo sono arrivati due elicotteri, sei ambulanze con due medici, pompieri e stradale di Salisburgo: in totale ben 77 addetti. La strada è rimasta chiusa non più di dieci minuti. Ora la polizia sta cercando testimoni per chiarire la dinamica dell’incidente ed ha lanciato un appello sui quotidiani locali.


Il funerale  di Stefano Varotto dovrebbe celebrarsi martedì 26 agosto, naturalmente nella chiesa parrocchiale di Cristo Re.


Il vostro ricordo di Stefano Varotto, animatore della parrocchia di Cristo Re a Padova e dirigente dell'Azione Cattolica, oltre che grande sportivo e presidente della Real Padova

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