Severin, una vita divisa tra l’edilizia e i rifiuti

La “Sycorex” fu coinvolta nel 2011 in una grossa operazione di traffico illecito

VENEZIA. Vive appartato nella bella barchessa circondata dal verde e da un alta cinta di mura che danno sulla Castellana. Giuseppe Severin è fuori dai radar delle chiacchiere e delle relazioni di Paese, provincia di Treviso. Eppure il volume della sua attività economica è stato negli anni considerevole e incentrata in particolare nel campo dei rifiuti e dell’edilizia. Anche se nel tempo Giuseppe Severin, classe 1944, si è interessato, tramite società nel tempo liquidate, anche di noleggio di macchine e attrezzature per lavori edili e di genio civile e centri per il benessere fisico.

Ora risulta amministratore unico dell'immobiliare Venice Property Management srl con sede a Napoli, mentre con la Consorzio tecnologico veneziano srl e la Venice Ecoevolution srl, Severin prosegue la sua attività di imprenditore edile. Risulta ancora amministratore della Tecnoecology specializzata “frantumazione di pietre e minerali vari non in connessione con l'estrazione”. Alcune attività hanno interessato la zona di Porto Marghera come la ditta Centroedile srl specializzata in “commercio all'ingrosso di materiali da costruzione”, in cui Severin è stato attivo fino al 2009, o la Clinker servizi industriali srl che ha cessato l'attività nel 2005. Mentre è ancora attiva la società di gestione sacche specializzata nella raccolta di rifiuti solidi non pericolosi.

Negli ultimi anni Severin ha lasciato diversi incarichi in molte società. Alcune attività forse non hanno sortito i risultati sperati e probabilmente alcune hanno procurato molti grattacapi al vecchio imprenditore trevigiano. La Sycorex Ricerche Italia srl ha sede a Teverola in provincia di Aversa ed è specializzata “in trattamento di rifiuti non pericolosi, riciclaggio di pneumatici e altri prodotti in gomma, fabbricazione di materiale proveniente dal riciclaggio delle gomme”: la società, nata nel 2002 e liquidata per fallimento nel giugno del 2016, vedeva Giuseppe Severin proprietario del 75% delle quote per un valore di 7501 euro. Nel 2011 la Sycorex Ricerche Italia viene coinvolta in una grossa inchiesta denominata “Gold Plastic” promossa dalla procura di Lecce con l'accusa di «associazione per delinquere transnazionale finalizzata all'illecito traffico di rifiuti» e «falsità ideologica in atto pubblico».

Nell'operazione verranno sequestrati beni per 6 milioni di euro. Come leggiamo nella relazione della Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti il sodalizio criminale (...)] ha avuto ad oggetto l’organizzazione di spedizioni di ingentissimi quantitativi di rifiuti di gomma e pneumatici fuori uso, falsamente dichiarati in dogana come destinati in Malesia e in Corea per operazioni di recupero R3, ma di fatto illecitamente dirottati in Vietnam e Pakistan (paesi verso il quale vige il divieto di esportare rifiuti della specie-Reg CE n. 1418/2007)”. La Sycorex ricerche Italia srl era stata ammessa dal ministero delle Attività produttive a dei fondi pubblici per lo sviluppo dell'imprenditoria locale. Questo fatto è stato oggetto, nel 2003, di una interrogazione parlamentare che metteva in luce il vorticoso giro di acquisizioni e cessioni che riguardavano la società per cui veniva chiesto vista “la singolarità delle suddescritte società sta nel cosiddetto gioco delle “scatole cinesi” il quale contribuisce non poco a creare società fittizie o di breve durata senza che vi possano essere, da parte delle autorità competenti, quei controlli con cui sia possibile verificare la regolarità di tali fusioni ed incorporazioni” che cosa il governo intendesse per disciplinare “il gioco delle scatole cinesi”.

Gianni Belloni

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova