Sfmr, sbloccati cantieri per 200 milioni

Siglato ieri l’accordo tra Regione e Net Engineering per la nuova metro: verranno eliminati 22 passaggi a livello

VENEZIA. «Una scommessa sul futuro del Veneto e sulle infrastrutture sostenibili». Così è stata definita la sigla, ieri, dell’atto risolutivo tra Regione Veneto e Net Engineering sul Servizio ferroviario metropolitano regionale. Con la firma apposta dall’assessore regionale Elisa De Berti, dal segretario generale della Regione Ilaria Bramezza, e dall’amministratore delegato di Net Engineering, Silvia Furlan, si chiude un contenzioso in atto da 18 anni per la realizzazione della “metro” del Veneto centrale e si sbloccano i progetti per completare il quadrilatero ferroviario che dovrà fare da perno ad un servizio ferroviario veloce e ad alta frequenza esteso all’intero territorio regionale.

L’atto di risoluzione del rapporto con la società di progettazione di Monselice, deliberato dalla giunta regionale il 29 novembre scorso, sancisce la rinuncia ad ogni indennizzo da parte di Net Engineering in cambio dell’assegnazione di 28,5 milioni di euro per il triennio 2017-2019 per progettare gli interventi necessari alla realizzazione della rete metropolitana, per un valore complessivo di oltre 200 milioni di investimenti. L’accordo dettaglia cronoprogramma dei progetti e reciproci impegni e vincoli, monitorati da verifiche trimestrale bilaterali. L’atto siglato a palazzo Balbi attiva di fatto i progetti per eliminare altri 22 passaggi a livello, portando così a 103 il numero dei passaggi a livello chiusi.

Ha commentato l’assessore alle Infrastrutture Elisa De Berti: «Questo accordo ci consente di superare le criticità che avevano paralizzato la realizzazione del Servizio ferroviario metropolitano e di mettere in cantiere progetti definitivi per l’eliminazione di 22 passaggi a livello, il raddoppio ferroviario di 30 chilometri di binari, il ripristino della linea dei Bivi e la realizzazione delle “cuciture” mancanti per completare il quadrilatero ferroviario. Consegnando a Rfi, la società che gestisce la rete ferroviaria, progetti definitivi, già cantierabili e in parte già finanziati, siamo certi di riuscire a rimettere in moto i necessari finanziamenti». Di «trattato di pace» che pone la parola fine alla lunga guerra tra Regione e Net Engineering ha parlato Giovan Battista Furlan, il fondatore della società di progettazione, ora presidente di Net Engineering International, la multinazionale di progettazione infrastrutturale: «Crediamo nella possibilità di collaborare e di sviluppare infrastrutture sostenibili». La progettazione verterà sulla soppressione di due passaggi a livello a Mestre in via Gazzera, due in comune di Montebelluna e altri nei comuni di Loreggia, Mira, Noale, Piombino Dese, Resana, Castelfranco, Salzano, Vedelago, Quinto di Treviso, Paese, Treviso, Roncade, Monselice, Castello di Godego. L’accordo prevede inoltre la progettazione per il ripristino della Linea dei Bivi, che consentirà di risolvere lo snodo di Mestre, e circa 30 km di raddoppi ferroviari, che interesseranno la tratta Padova–Vigodarzere, con un nuovo ponte sul Brenta, e la tratta Maerne – Castelfranco.

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