Sì alle Fondazioni, Nicastro è il d.g.
Passa la linea direttore unico: deleghe su famiglie e Pmi per il manager trentino

NUOVO CORSO A PIAZZA CORDUSIO Paolo Biasi (Cariverona), Dino De Poli (Cassamarca) e il nuovo direttore generale di Unicredit Roberto Nicastro
VERONA.
Nessuna sorpresa, almeno questa volta, per le fondazioni azioniste. Il Cda di Unicredit ieri ha completato il riassetto della prima linea manageriale nominando Roberto Nicastro direttore generale e Paolo Fiorentino direttore operativo. Sergio Ermotti, invece, «ha convenuto di gestire ad interim il corporate e investment banking fino a quando non sarà nominato il suo successore» si legge nella nota con cui Unicredit ha ufficializzato le nuove nomine. Dopo aver accarezzato, e forse qualcosa di più, l'idea di puntare su un doppio direttore generale, l'a.d. Federico Ghizzoni ha portato al tavolo del Cda la soluzione caldeggiata dalle fondazioni azioniste. E tra queste Cariverona (4,63%) e Cassamarca (0,8%) che, in più di una occasione, si sono espresse in modo negativo su una duplicazione del ruolo. In modo efficace, lunedì Dino De Poli ha rappresentato con una metafora le possibili ricadute su Unicredit di una governance troppo frammentata. «Si rischia la divisione delle spoglie del caro estinto» ha sostenuto il presidente di Cassamarca. Riassumendo, così, la posizione (comune) delle fondazioni per un referente unico, forte e vicino alle istanze delle stesse. Non è un mistero, infatti, che Nicastro è stato sostenuto dalle fondazioni anche quando c'era da nominare l'amministratore delegato. Incassata la nomina di Ghizzoni, le fondazioni hanno "caldeggiato" al nuovo a.d. e al presidente Dieter Rampl una retromarcia sul progetto "duale" che, per altro, non aveva nemmeno troppo convinto neanche Bankitalia. È così che, da ieri, Unicredit ha un unico d.g. «con i piedi per terra» come auspicato alla vigilia del Cda dal sindaco di Verona, Flavio Tosi che aveva anche lasciato intendere come la nomina di Nicastro sarebbe stata gradita. Nato a Trento il 9 dicembre 1964 (un nordestino con famiglia di origini calabresi) Nicastro «dirigerà l'intero business di banca commerciale, che comprende i settori relativi alle Famiglie e Pmi e il Private banking nonché il Global transaction banking». Fiorentino, in qualità di direttore operativo, avrà, invece, «responsabilità su It, Back office, Organizzazione, Risorse umane e Identity e Communications». Nicastro, Fiorentino e, ad interim, Ermotti, definito «responsabile del Cib», «saranno a diretto riporto dell'amministratore delegato», Federico Ghizzoni, così come il Cfo, il Chief risk officer e il responsabile strategie risorse umane. I country chiarman di Italia e Polonia nonché il responsabile Europa Centrale e dell'Est faranno capo a Nicastro. «L'esperienza e i risultati conseguiti da Roberto Nicastro e Paolo Fiorentino mi rendono fiducioso nella loro capacità di raggiungere anche in futuro risultati brillanti - ha commentato Ghizzoni -. Sono certo che, con questo management Unicredit conoscerà una nuova fase di sviluppo». (m.mar.)
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