Slot e videopoker in sale separateo per i baristi padovani ci sarà la multa
A Padova nel nuovo regolamento comunale sulle sale da gioco c’è la norma secondo cui ogni esercente deve tenere rigorosamente separata l’area del servizio ristorazione da quella adibita al gioco e alle "macchinette". Ogni violazione costerà una multa di 500 euro

PADOVA.
All’interno del nuovo regolamento comunale delle sale da gioco, di recente approvato dal consiglio comunale, sono scritte anche le regole che ogni barista deve rispettare per tenere separata l’area del servizio ristorazione da quella adibita al gioco e alle slot-machine.
Sia l’assessore al Commercio Marta Dalla Vecchia che quello alla Polizia municipale Marco Carrai hanno dato disposizioni affinché i vigili, a partire dai prossimi giorni, verifichino se i gestori dei locali stiano cominciando a rispettare le nuove regole. Tra l’altro, a tutti i baristi conviene rispettarle perché chi sgarra può essere punito subito con una multa sino a 500 euro.
«Il nuovo regolamento, deciso in collaborazione con Questura, Sert e Usl 16, parla chiaro - sottolinea Marta Dalla Vecchia - Nei bar, l’area gioco deve essere nettamente separata dall’area ristorazione dove, naturalmente, potrebbero essere presenti anche minori. Tra le due aree non è necessario costruire una porta vera e propria, ma il titolare del locale deve delineare lo spazio riservato al gioco con qualcosa di visibile a tutti. I gestori, poi, non devono mai dimenticare che nell’area-slot va affisso un cartello sul quale deve essere scritto di giocare con moderazione, e devono essere indicate a caratteri cubitali le regole del gioco in base alle normative nazionali esistenti».
Le parole dell’assessore al Commercio sono accolte con soddisfazione dalle associazioni consumatori: «Le slot machine stanno causando alle famiglie danni enormi - osserva Roberto Nardo, segretario Adiconsum - Il nuovo regolamento comunale va apprezzato: è fondamentale che, nei bar, le macchinette siano installate in un’area separata, per sempio, dal bancone. Ormai, anche a causa della crisi, sono diventati tantissimi i gioco-dipendenti che, appena vedono una slot, non resistono alla tentazione di perdere un po’ di soldi. Obbligare i baristi a tenerle lontane dal banco è una scelta intelligente perché, quando il cliente è davanti al bancone a sorseggiare il caffè e non le vede, viene a mancare in lui l’istinto visivo di andarci a giocare. Tutto questo, anche se ovviamente il primo responsabile dei danni provocati resta lo Stato che, con la diffusione dei nuovi giochi nati negli ultimi anni, è da considerare il primo “biscazziere” della penisola».
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