Soldi spariti dai caveau Nes c’erano 8,5 milioni delle filiali

Il caso
Soldi “bruciati” con le azioni, ma anche soldi spariti fisicamente dai depositi. Nel buco nero di distruzione di valore che si chiama Veneto Banca c’è anche un altro filone, e si intreccia a doppio filo a un altro caso clamoroso, eclatante, degli ultimi anni: il crac Compiano. Nei caveau della Nes, società di vigilanza e custodia valori finita al centro dell’incredibile svuotamento da parte del titolare, Luigi Compiano, c’erano infatti anche soldi – almeno otto milioni e mezzo di euro – di Veneto Banca. Che ha in piedi una battaglia legale complicatissima, avviata prima del suo, di crollo, per cercare di riottenerli.
La torta da spartire
Parliamo, come detto, di circa otto milioni e mezzo di euro che l’ex Popolare di Asolo e Montebelluna aveva affidato in custodia – come molti altri clienti, da Autogrill a Unieuro – alla North East Services di Compiano. Soldi che rifornivano filiali e bancomat. Quando la Finanza ha scoperto il “buco” Nes, è stato chiaro che molti di quei soldi non c’erano più: erano diventati le auto e le barche di lusso che Compiano aveva acquistato per mettere insieme la sua sterminata collezione, poi finita all’asta. Da lì i legittimi proprietari di quelle vere e proprie montagne di denaro hanno iniziato a battere cassa, chiedendone la restituzione. Vicenda intricatissima, in cui i giudici hanno dovuto prima valutare il quanto fosse rimasto, poi anche il come, nel senso che i soldi nei caveau erano completamente mescolati, senza indicazione di cosa fosse di chi. Veneto Banca, per esempio, ha chiesto la restituzione integrale di un “pacchetto” da 1,17 milioni di euro interamente in monete metalliche e custodito in un caveau di Genova e non di Silea, non essendo, almeno quelle, confondibili. Alla banca, però, come ad altri clienti, è stata riconosciuta la restituzione solo di una quota parte: quanto rimasto nei caveu Nes, tutti, è stato restituito in maniera proporzionale rispetto al dovuto. Come dire: se siamo in tre e io dovrei riottenere i 30 che ho messo, tu 20 e un altro 10, ma se nei caveau quei 60 complessivi sono diventati tipo 25, ecco che allora in proporzione io ottengo metà, cioè 12,5, tu circa 8,3 e l’altro circa 4,2.
Le battaglie legali
Soluzione parziale che ha scontentato un po’ tutti: sia i clienti, che vogliono l’intera posta (ma che per la quota rimanente sono stati ammessi al passivo finale, cioè arriverà ciò che rimane dopo il lavoro del curatore), sia la stessa Nes, che si è opposta tramite il commissario straordinario anche a quella restituzione parziale. Come nel caso recente proprio contro Veneto Banca: la Cassazione ora ha rimandato la palla al tribunale di Treviso.
Autogrill e gli altri
Era freschissima la condanna a sei anni e sei mesi di reclusione per bancarotta a carico di Luigi Compiano, l’ex patron della North East Services, che aveva prelevato somme milionarie dai depositi in cui confluivano i contanti dei clienti, quando un anno fa arrivò la prima sentenza su una di queste vicende, ovvero la causa intentata da Autogrill. Anche in quel caso, nessuna risposta definitiva: per la Cassazione è necessario rivedere sia il “tesoretto” comune rimasto disponibile per la restituzione ai creditori, sia il numero di beneficiari che faranno richiesta. —
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