Sondaggio sul futuro del Veneto: l'autonomia batte di poco la secessione

VENETO. Autonomo o indipendente, non certo Regione ordinaria: così vedono il futuro del Veneto, i partecipanti al nostro doppio sondaggio online (sul nostro sito via facebook e su twitter) che ha collezionato quasi seimila voti in poco più di due giorni.
Il quesito era molto semplice: si trattava di scegliere - quale assetto migliore - tra l'autonomia, l'indipendenza e lo status quo. Una domanda secca, tre risposte altrettanto secche a fronte di una situazione costituzionale e giuridica alquanto complessa.
Nessun valore scientifico, ovviamente. Ma qualche indicazione è arrivata. Iniziamo dalla fine, ovvero dall'esito finale che somma i voti raccolti su facebook e twitter e calcola la media delle risposte del sondaggio promosso separatamente (ma con le stesse modalità) sulle nostre quattro testate: il Mattino di Padova, la Tribuna di Treviso, la Nuova di Venezia e Mestre e il Corriere delle Alpi.
Ecco l'esito finale del sondaggio
Come si vede, l'autonomia supera di poco l'indipendenza, mentre è decisamente residuale (poco più del 15 per cento) la quota di coloro ai quali va bene lo status attuale di Regione ordinaria. Notevoli le oscillazioni del voto, se andiamo a guardare il dato delle singole testate.
Il sondaggio a Padova. Su facebook, l'indipendenza stacca l'autonomia di nove punti, su Twitter rapporti invertiti
Il sondaggio a Treviso. Gli autonomisti superano di 12 punti percentuali gli indipendentisti.
Il sondaggio a Venezia-Mestre. Qui gli indipendentisti staccano nettamente gli autonimisti, rispettivamente il 61 e il 27 per cento su facebook. Minore la forbice del voto su twitter
Il sondaggio a Belluno. La più alta percentuale di indipendentisti si registra nel sondaggio facebook del Corriere: il 68 per cento, che singolarmente ha un risultato invertito su twitter
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