Spari a Roma, gli aggressori di Manuel Bortuzzo confessano: è stato un errore di persona
Si sono presentati spontaneamente in questura ma stavano per essere catturati. Hanno ammesso di aver sbagliato persona.Le impronte sulla pistola e il taglio di capelli come indizi

FOTO DA PROFILO FACEBOOK DI LORENZO MARINELLI. Daniel Daniel Bazzano (D) e Lorenzo Marinelli (S) in una foto da Facebook, i due giovani si sono costituiti alla polizia e hanno confessato di aver sparato "per errore" a Manuel Bortuzzo.6 febbraio 2019. FACEBOOK +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++
TREVISO. Due giovani pregiudicati di Acilia si sono consegnati spontaneamente alla polizia: hanno confessato di essere gli autori del ferimento di Manuel Bortuzzo. Hanno ammesso di aver sbagliato persona. Il giovane non era la vittima designata dai due banditi.
I due ragazzi che hanno confessato hanno 24 e 25 anni. Dopo l’interrogatorio in Questura Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano sono stati posti in stato di fermo con l’accusa di tentato omicidio. A sparare sarebbe stato Marinelli mente Bazzano guidava lo scooter.
Gli investigatori dal pomeriggio di oggi avevano stretto il cerchio attorno a loro: sulla pistola erano state trovate delle impronte e alcuni testimoni avevano raccontato che uno degli aggressori aveva un taglio di capelli particolare, lo stesso che porta uno dei due giovani che hanno confessato.
Roma, la ricostruzione del ferimento di Manuel Bortuzzo: impronte sulla pistola, svolta nelle indagini
La svolta nelle indagini sul ferimento del giovane trevigiano colpito da un proiettile nella notte tra sabato e domenica è arrivata a poche ore dal ritrovamento di una pistola, una calibro 38, che la fonte della polizia ha visto lanciare da uno scooter in corsa subito dopo il ferimento in un campo non lontano dal parcheggio antistante il pub di Axa dove il nuotatore è stato colpito gravemente.
Il giovane, vittima di una sparatoria, stamattina si è svegliato dopo l'intervento neurochirurgico cui è stato sottoposto nella giornata di ieri. «Fatti coraggio, mamma». È con incredibile forza che Manuel Bortuzzo al suo risveglio si è rivolto alla madre. A raccontarlo è Paolo Barelli, presidente delle Federnuoto, al quale il ragazzo ha detto: «Ora per me comincia un altro allenamento».
Nella giornata di ieri era stata trovata la pistola presumibilmente utilizzata dagli aggressori.
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Un inviato di «Chi l’ha visto?» oggi pomeriggio ha ritrovato in una strada di Acilia uno scooter che sarebbe stato dato alle fiamme la notte in cui è stato ferito Manuel Bortuzzo. Il cronista ha avvisato subito la Polizia, che accerterà se si tratta dello stesso mezzo usato dai due ricercati che hanno sparato al giovane nuotatore.
È la stessa zona verso la quale si sarebbero diretti dopo gli spari, ripresi a bordo di uno scooter nero, uno con un casco chiaro e l’altro, a capo scoperto, con un taglio di capelli a «a scalini».
Il papà intanto ha raccontato che il figlio si è reso conto di non riuscire più a muovere le gambe: «Ha detto ’mi sento mancare la parte sottò, gli abbiamo spiegato che la parte sotto non dialoga con la parte di sopra», «è consapevole», è «una persona forte» e «non ha pianto».
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Così, in un’intervista a ’CorriereTv’, Franco Bortuzzo, papà di Manuel, il nuotatore ferito da un colpo di pistola all’Axa sabato scorso, racconta di aver riferito al figlio, ancora ricoverato al San Camillo, le sue condizioni di salute e, in particolare che «le gambe non ci sono: gli abbiamo detto che non ha più possibilità motorie. È forte, ce la farà».
Domani i medici scioglieranno la prognosi, spiega il padre di Manuel: il ragazzo «fisicamente è migliorato», «beve e mangia da solo», gli è stato detto che andrà «in centri specializzati con ottime possibilità di migliorare la sua vita»: certo, «non si possono fare i miracoli - aggiunge il padre del ragazzo - ma ci sono scienze che studiano come venir fuori da queste situazioni. Non smettiamo di crederci, ce l’abbiamo qua, per me è importante questo».
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