Suicida Horvat, ex re dei giocattoli

L'industriale di origine padovana ha sparato anche alla moglie uccidendola. L'uomo, 67 anni, era a Pietrasanta per il weekend nell'appartamento che i coniugi usavano d'estate
PIETRASANTA (Lucca).
Prima ha sparato due colpi di pistola alla moglie, Anna Grazia Satta, 64 anni, fiorentina, poi Gianfranco Aldo Horvat, 67 anni, nato a Padova ma residente nel capoluogo toscano, ha rivolto l’arma contro se stesso e ha fatto fuoco. L’ennesima tragedia, ancora senza un perché, si è consumata l’altra notte scorsa in un appartamento nel centro di Pietrasanta (Lucca), affittato dalla coppia che in Versilia era arrivata per il weekend, come faceva quasi tutte le settimane. Horvat era molto noto nel mondo imprenditoriale: il padre aveva creato la Horvat giocattoli e lui, nel 1968, fondò la Gig giocattoli che in pochi anni diventò leader del mercato diventando licenziataria della Toy's e quindi di Nintendo. Negli anni 2000 il gruppo venne assorbito da Giochi Preziosi, di Enrico Preziosi. Nell'aprile scorso Horvat aveva rilevato la maggioranza della Edison giocattoli, divenendo presidente e ceo. A scoprire i cadaveri sono stati i vigili del fuoco chiamati sul posto dalla polizia municipale allertata da uno dei due figli della coppia che, intorno alle 1.30, cercava di rientrare in casa senza riuscirci: la porta era chiusa dall'interno con le chiavi inserite nella toppa. L'uomo ha chiesto aiuto prima ai vigili urbani e quando poi i vigili del fuoco sono entrati da una finestra, rompendo un vetro, in camera da letto, sono stati trovati i cadaveri. Il corpo della donna, in vestaglia, sul letto, raggiunta da due colpi alla testa; quello dell’uomo che dal letto era scivolato sul pavimento. In casa, secondo quanto si è appreso, non sarebbe stato trovato nessun biglietto per spiegare l’accaduto. I carabinieri, cui sono affidate le indagini coordinate dalla procura di Lucca, stanno sentendo i familiari, in particolare i figli, i conoscenti e il medico personale, per capire i motivi del gesto. Chi lo conosceva descrive Horvat come un uomo pieno di vita, grande appassionato di auto sportive.


Dopo aver rilevato la maggioranza della Edison giocattoli di Barberino del Mugello, sembrava aver ritrovato il vigore degli anni'90, quando il gruppo Gig era stato vicino alla quotazione in Borsa. Allora occupava oltre 600 dipendenti, 160 dei quali nell’area fiorentina, prima di subire una grave crisi finanziaria. Fu in quel momento che Enrico Preziosi, già socio di minoranza della Gig, rilevò il gruppo fiorentino. Horvat, pur restando legato all’attuale presidente del Genoa, aveva visto la Edison come un’opportunità per riportare in alto il nome della famiglia. Un'impressione che aveva avuto anche Piero Sarti della Filtea-Cgil che lo aveva incontrato il mese scorso, «mi era sembrato un uomo pieno di vita». Lo stesso sindaco di Firenze, Matteo Renzi si dice «incredulo e sbigottito» per quanto accaduto.

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