Suicida il giorno del compleannostudente di 25 anni di Saonara

Giulio Diserò, iscritto alla facoltà Agraria, si è impiccato nell’azienda agricola degli zii materni, in via Villanova. Era uno studente modello - il suo libretto è pieno di 30 e lode - ma è possibile che a spingerlo al suicidio sia stata la difficoltà a superare uno degli ultimi esami prima della laurea: Anatomia animale
Giulio Diserò
Giulio Diserò
SAONARA. Per togliersi la vita ha scelto la sera del suo 25º compleanno, mentre i familiari lo attendevano a casa, dove avevano preparato per lui una piccola festa. Giulio Diserò, studente di Agraria, venerdì sera si è impiccato nella piccola azienda agricola degli zii materni, al numero 51 di via Villanova.


A fare la sconvolgente scoperta, verso le 20,30, è stato uno degli zii del giovane, Alberto Gobbi, che ha immediatamente chiamato il 118; ma i sanitari hanno soltanto potuto constatare la morte del ragazzo, che non ha lasciato alcuno scritto per spiegare le ragioni del terribile gesto. Anche se a scatenare un dramma che forse covava da tempo potrebbe essere stato il fallimento dell’impegnativo esame di Anatomia animale, che il giovane, il cui libretto universitario era costellato di trenta e lode, aveva di recente tentato di superare, ma senza successo. Solo un paio di esami lo separavano ormai dalla tesi di laurea.


I carabinieri di Legnaro hanno compiuto un sopralluogo nello stabile in cui è avvenuto il suicidio e a casa del giovane, ma senza ritrovare nulla che possa far luce senza incertezze sui motivi della disperata decisione. La morte di Giulio ha gettato nella più assoluta disperazione tutta la sua famiglia: trasferitisi a Saonara da Albignasego una quindicina d’anni fa, il padre Savino, impiegato nel settore della telefonia, e la madre Daniela Gobbi vivevano assieme a Giulio al 28/a di via Villanova, poco distante dal luogo in cui si è consumata la tragedia. La coppia ha un secondo figlio, Giacomo, diciottene, che frequenta il liceo a Padova ed è catechista nella parrocchia di Villatora.


L’altra sera genitori, fratello e zii avevano deciso di festeggiare il compleanno del primogenito con una festicciola casalinga: pastine, torte, bibite e soprattutto il desiderio di ritrovarsi assieme in serenità. Ma lo strano ritardo del giovane, che in genere rincasava verso le 19,30, ha spinto i familiari a cercarlo nell’azienda agricola degli zii materni Maurizio e Alberto, dove il giovane era solito trascorrere buona parte del tempo lasciato libero dagli studi. Proprio lì lo ha ritrovato lo zio Alberto, sotto la tettoia di una delle rimesse, seminascosto da una pila di balle di paglia. I familiari stessi descrivono Giulio come un ragazzo dal carattere timido, riservato e introverso, ma negli ultimi tempi nessuno aveva notato in lui segni di particolare disagio.


Giulio Diserò si era iscritto ad Agraria spinto da una passione per la campagna e per gli animali che lo pervadeva sin dall’infanzia e gli faceva amare sopra ogni cosa il contatto con la natura e i lavori nei campi. La delusione per l’esame mancato forse si è sommata ad altri momenti di difficoltà. E nonostante la vicinanza e l’amore della famiglia, dentro Giulio a un certo punto qualcosa si è spezzato. La scelta di uccidersi proprio nel giorno del compleanno fa pensare a una decisione non improvvisa, ma forse meditata nel tempo e mai fatta trapelare a chi gli stava più vicino.

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