Supermercati chiusi la domenica, scontro tra Governo e Veneto

VENEZIA. Ci sono differenze di un certo rilievo tra l'ordinanza anti-contagio firmata oggi venerdì 20 marzo dal ministro della salute Speranza e quella siglata appena poche ore prima dal governatore del veneto Zaia.
La ratio è sempre la stessa, contenere al massimo la diffusione del Coronavirus limitando ulteriormente i movimenti non necessari soprattutto nei fine settimana.
Il punto più controverso è la chiusura domenicale dei negozi, prevista per il Veneto ma non per il resto d'Italia dall'ordinanza del governo.
Il tema è il seguente: l'ordinanza di Speranza annulla e supera quella di Zaia? Non è affatto chiaro, tanto che lo stesso governatore ha fatto diffondere a tarda sera questa nota: “Prendiamo atto dell’ordinanza del Ministro Speranza. Per quanto riguarda le attività all’aperto, l’ordinanza è sostanzialmente in linea con quella della Regione del Veneto. Per quanto riguarda invece le attività commerciali, rimando alla valutazione nel merito del provvedimento che domani mattina effettuerò con lo staff del servizio legislativo e dell’avvocatura regionali. Tenendo conto che entro il 25 marzo il Governo dovrà comunque emanare un nuovo Dpcm”.
Le Regioni, che in base al titolo quinto possono esercitare la competenza primaria in materia di organizzazione sanitaria, non hanno però potestà sul fronte del commercio, quindi non potrebbero decidere atuonomamente se e quando tenere aperti o chiusi negozi, outlet, centri commerciali e via di seguito.,
Ma la chisura degli alimentari non è l'unico punto, Speranza consente lo sport all'aperto parlando di "possimità" (termine da interpretare) mentre Zaia vieta in toto le attività sportive consentendo il passeggio cane a 200 metri dall'abitazione.
L'avvocatura regionale chiarirà (ma in teoria avrebbe già dovuto averlo fatto) al governatore se dovrà adottare l'ordinanza ministeriale o se ci siano margini per imporsi, aprendo una battaglia che in qualche modo apre le ostilità anche rispetto al tema dell'autonomia differenziata.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova