Tosi e caso Report «Anm si considera casta intoccabile»

VERONA. «È un dato di fatto che esiste una diffusa e sempre più crescente sfiducia da parte dei cittadini italiani nei confronti della giustizia penale: lo si vede di giorno in giorno con delinquenti...
Il sindaco di Verona Flavio Tosi alla Conferenza stampa di presentazione della mostra 'Arte e vin?? (Verona 11/4), Milano, 19 marzo 2015. ANSA/DANIELE MASCOLO
Il sindaco di Verona Flavio Tosi alla Conferenza stampa di presentazione della mostra 'Arte e vin?? (Verona 11/4), Milano, 19 marzo 2015. ANSA/DANIELE MASCOLO

VERONA. «È un dato di fatto che esiste una diffusa e sempre più crescente sfiducia da parte dei cittadini italiani nei confronti della giustizia penale: lo si vede di giorno in giorno con delinquenti rimessi a piede libero il giorno dopo aver compiuto gravi reati, con vittime di reati che sono assurdamente costrette a risarcire criminali e con una giustizia penale lenta, spesso sbagliata». Lo ha detto il sindaco di Verona, Flavio Tosi (nella foto), criticato dall’Associazione magistrati del Veneto perché ha contestato la decisione del Gip di Verona di imputarlo di calunnia in seguito alla vicenda Report che l’aveva visto, inizialmente, nel ruolo di querelante. «Tutti possono sbagliare», ha proseguito « il problema di fondo è che quando un magistrato compie un errore, anche molto grave, non risponde mai e al massimo ne risponde lo Stato per lui, mentre qualsiasi altro cittadino risponde direttamente e giustamente delle proprie azioni e dei propri errori». Secondo Tosi «la presa di posizione dell'Anm veneta, per come è articolata, dà l'impressione di una casta che si considera intoccabile e non accetta nemmeno il diritto di legittima critica rispetto all'operato di un magistrato». Tosi ha citato l'esempio «del capo della Anm regionale che quasi invitava una collega a querelare il vescovo di Chioggia che ha osato criticare la condanna del tabaccaio padovano che aveva ucciso un ladro». «Sostenere quindi che anche i magistrati sono fallibili non è un'eresia, ma una constatazione ben tenuta in conto dal sistema che prevede tre gradi di giudizio proprio sul presupposto che i giudici in quanto esseri umani possano sbagliare», ha concluso.

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